
Godibile ma mai memorabile, il film ha azione, epica e ironia ben miscelati. Un paio d’ore di svago (non privo di spunti di riflessione) che i bambini di ieri possono condividere con quelli di oggi

Commedia corale dal ritmo mai incalzante, incentrata sulla catena di imprevisti comici nati attorno a un banchetto nuziale

Tra vecchie conoscenze e new entry, il capitolo finale diventa una sorta di compendio della saga, regalando citazioni disparate e perdendo di vista il potenziale del materiale di partenza

In concorso a Cannes ma già nelle sale, un’opera delicata e malinconica con protagonista un misurato Francesco Favino e una Napoli magnificamente decadente

Il regista riesamina il sequestro Moro firmando, oltre che un j’accuse politico e umano, l’affresco degli idealismi infranti di un intero Paese

Una spy story d’ambientazione bellica e con sottotrama romantica, che ricostruisce la nascita della fake news che fu decisiva per le sorti della seconda guerra mondiale

Un’opera in cui la vita della Signora del Blues diventa un espediente per parlare di diritti civili e leggi razziali e che ha nell’interpretazione di Andra Day il motivo per cui essere vista

La saga della famiglia aristocratica inglese continua a essere una delizia assoluta che fa sorridere, appaga la vista e sa, al momento giusto, regalare commozione

Tra barbarica violenza, fanatismi religiosi e riferimenti mitologici, Eggers riporta la storia al suo contesto primitivo, rischiando di annegare la propria cifra autoriale nell’esagerazione smodata

Trama esile, cast ben assortito e comicità mai innovativa ma neanche volgare: battute riuscite e uno splendido Guzzanti come comprimario assicurano lo svago
