
"I social non possono essere tubi vuoti dove passa di tutto". È una delle tre ragioni con cui Beppe Severgnini giustifica sul Corriere della Sera la chiusura dell'account di Donald Trump su Twitter

La chiusura dell'account di Donald Trump e il 'boicottaggio' di Parler, social network vicino alle posizione della destra americana, impone una riflessione sulla libertà d'espressione. Ecco l'opinione delle 'zanzare' David Parenzo e Giuseppe Cruciani

Attività sospette. Sarebbe questa la colpa di Libero secondo Twitter, che ha sospeso l'accesso all'account del quotidiano, come aveva fatto con quello di Trump

Beppe Severgnini con un un lungo articolo sul Corsera ha spiegato perché il blocco social di Donald Trump sarebbe legittimo e non censorio

Da Parigi a Berlino passando per Bruxelles: il blocco del profilo di Trump da parte di Twitter, Facebook e Instagram ha sollevato numerose obiezioni

Dall'8 febbraio i dati della App condivisi con Facebook. E Twitter sospende "Libero"

Dati personali, numero di telefono, posizione da cui ci conettiamo a Internet, prodotti acquistati, gusti e preferenze: cosa sanno davvero le aziende tech di noi?

Il filosofo riflette sul comportamento dei social: "Sono dei privati, non possono togliere la parola"

Oltre che vasto, il problema è nuovo, come nuove sono le tecnologie che consentono di comunicare direttamente con milioni di persone in tutto il mondo. Inedito è anche che a controllarle siano due società private quotate in Borsa

Twitter per 24 ore, Facebook fino a fine mandato. Ma è neutralità o censura?
