Sensazionale ritrovamento di un gruppo di archeologi e tecnici italiani in Libia. La città risale al II secolo dopo Cristo: inghottita dal mare a causa del bradisimo
La scoperta a Casinalbo, alle porte di Modena. Le tombe, quarantasette, sarebbero state realizzate fra il 1450 e il 1150 avanti Cristo.

Furono costruire dove il terreno era più cedevole e ora il tempo presenta i conto. Crepe e allagamenti documentano il deterioramento delle costruzioni.

Sull'isola di Lemno, da dove secondo Omero arrivava il vino per gli achei che assediavano Ilio, i nostri ricercatori trovano un centro urbano praticamente intatto. Sono gli stessi luoghi dove negli anni Venti una missione archeologica italiana cercava l'origine della civiltà etrusca
L'anfiteatro, di dimensioni simili a quelle del Pantheon, aveva le fondamenta in muratura e le pareti di legno e si trovava fra i due bacini
del più grande porto dell'antichità. Trovata anche una testa di Ulisse del II secolo

Il ritrovamento è avvenuto all'interno di alcune grotte nello Yucatan. Si procede con grande cautela perché c'è il rischio, elevato, che i frammenti, che hanno più di duemila anni, si polverizzino al primo tocco.

Negli scavi di Hippos sono venuti alla luce una piccola sala adibita alle letture pubbliche, una basilica e tre statuette della dea dell'amore che risalirebbero a 1.600 anni fa, quando già si era imposto il cristianesimo

L'edificio, notevole per le dimensioni (oltre mille
metri quadrati), gli affreschi e reperti (monete,
statuette di marmo e monili d'oro), sarebbe
stato distrutto dal terremoto del 363. E la sua
localizzazione rivoluziona le ipotesi tradizionali
sui confini della città del tardo impero

Esperti concordi sull'idea che fu un'onda
(molto) anomala a distruggere la civiltà
di cui racconta Platone e che con il suo mito
affascina il mondo occidentale da tre secoli.
Ora in Spagna cominciano le ricerche
guidate da due scienziati tedeschi

L'ultima scoperta a Hierapolis (l'odierna
Pamukkale): due blocchi di marmo appartenenti
al busto di un «colosso» di oltre quattro metri.
Nell'Anatolia meridionale altri nostri
ricercatori rinvengono due sigilli del 6.500
a. C. e una sepoltura del Neolitico
