fuga

"Non hanno precedenti penali", i ragazzi fermati per l'omicidio del 17enne di Sant'Angelo in Vado (Pesaro-Urbino). A spiegarlo il colonnello dei carabinieri Antonio Sommese, in conferenza stampa. "Uno dei due si era organizzato, abbiamo ritrovato che stava dormendo in macchina, nell'auto della madre", ha detto il militare.Igli Meta, uno dei due ragazzi fermati per l'omicidio di Ismaele Lulli, era quindi pronto a fuggire in Albania. Per gli inquirenti sarebbe lui l'esecutore materiale di un delitto che, in conferenza stampa, definiscono "feroce" date le modalità: il ragazzo, infatti, è stato quasi decapitato con un coltello che non è ancora stato trovato ed è morto per la violenta emorragia. L'altro ragazzo, Mario Nema, secondo i carabinieri è meno coinvolto. E' proprio lui che sta facendo le prime ammissioni. "Lui si è trovato lì per caso, sapeva di questo astio di Igli nei confronti di Ismaele e probabilmente se ci fosse stato da dargli una lezione poteva anche starci nell'aggressione ma poi, in maniera impassibile, ha visto che questa aggressione è sfociata in un omicidio"

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Pesaro, uno degli assassini stava per fuggire in Albania

Il video amatoriale, girato dal balcone di un albergo e postato su YouTube, riprende la corsa in riva al mare di Seifeddine Rezgui dopo la strage al Riu Imperial Marhaba resort. L'attentatore sarà ammazzato pochi istanti dopo

Franco Grilli
Sousse, terrorista in fuga dopo la strage sulla spiaggia

E' allerta in Tunisia oggi, a due giorni dall'attacco di venerdì sulla spiaggia di Sousse in cui sono state uccise 39 persone, fra cui almeno 15 turisti britannici. C'è paura ancora tanta paura dopo l' attacco terroristico al resort turistico di cui si può rivivere la violenza in queste immagini amatoriali che mostrano le scene drammatiche di quei momenti. L'attentatore che ha sparato sui turisti ed è stato poi ucciso dalla polizia

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Tunisia, ecco la fuga dal terrore sotto gli spari

A Misurata, nel "centro di detenzione" dove si ammassano decine di clandestini in fuga da mezza Africa: hanno scabbia, Aids, epatite e aspettano solo di salpare per l'Italia. Sostieni il reportage

Gian Micalessin
Libia, l'inferno dei clandestini che sognano la fuga
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