
Secondo Human Rights Watchin tre giorni di manifestazioni le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 84 persone. Oscurato internet in tutto il Paese. Il figlio di Gheddafi è assediato a Bengasi. Giallo in Tunisia, secondo la tv France24 Ben Alì sarebbe morto
Berlusconi al contrattacco pensa a una manifestazione il 26 marzo. E spiega: non l'ha avuta vinta Fini, non l'avranno vinta neppure i suoi amici magistrati. Il Vaticano sdogana il Cav: incontro dopo il caso Ruby. Sarà presente anche Bertone: non c'è alcun imbarazzo
Berlusconi non demorde e rilancia: vogliono sovvertire il voto, ma non riusciranno a fermarmi. In cantiere una manifestazione a Milano o Roma. Nel frattempo emergono tutte le forzature del processo Ruby: dalla competenza territoriale a quella del tribunale dei ministri
Dopo il rinvio a giudizio con rito immediato per concussione e prostituzione minorile, Silvio Berlusconi ha davanti a sè tre opzioni. Ha 15 giorni di tempo per chiedere il giudizio abbreviato, il patteggiamento o il processo ordinario
Carmen D'Elia, Giulia Turri e Orsola De Cristofaro. Saranno loro a giudicare per concussione e prostituzione minorile Silvio Berlusconi
I "partiti" rosa. Alla prima uscita pubblica insieme, Elisabetta e Belén unite contro la manifestazione per le donne. Monica Bellucci ed Emma a favore. E Morandi: "Sarei stato in prima fila"
La Canalis boccia la manifestazione di ieri: "Non c’era bisogno di farla". Inizialmente incerta, anche Belen la trova inutile: "E' dai tempi degli antichi romani che se ne parla"
Il premier critica la protesta delle donne: "È stata la consueta mobilitazione di parte e faziosa contro la mia persona da parte di una sinistra che cavalca qualunque pretesto per battere un avversario che non vince alle urne". Poi replica a Fini: "È paradossale che il presidente della Camera abbia chiesto le dimissioni del premier"
Sotto lo slogan "Se non ora quando?", centinaia di migliaia di donne sono scese in piazza per difendere la loro dignita. Ma soprattutto per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Dicevano no alle bandiere di partito e alle strumentalizzazione, ma i politici dell'opposizione, Cgil e Fli cavalcano la protesta
Contro la deriva forcaiola del Palasharp i moderati rompono il silenzio. Perché la pulizia etnico-politica fa più paura