Soddisfatto dell’intervento effettuato presso la propria abitazione, un marocchino di 31 anni, pregiudicato, ha offerto della droga ai pompieri. I carabinieri, allertati dai vigili del fuoco, hanno denunciato lo straniero

Soddisfatto dell’intervento effettuato presso la propria abitazione, un marocchino di 31 anni, pregiudicato, ha offerto della droga ai pompieri. I carabinieri, allertati dai vigili del fuoco, hanno denunciato lo straniero
Fermato per dei controlli, il nordafricano aggredì e minacciò di morte i poliziotti, ma in tribunale dischiarò di essere lui la vittima di un pestaggio. Ora dovrà scontare 3 anni e pagare un risarcimento
Relativamente alla vicenda, dai contorni ancora poco chiari, proseguono le indagini serrate da parte degli inquirenti. Sullo straniero graverebbe un provvedimento di espulsione
Il padre nordafricano che tirò sotto la figlia con l'auto perché voleva vivere all'occidentale parla dal carcere, spiegando il suo folle gesto
Dopo l’ennesima lite, un marocchino entra con la forza nella casa della sua fidanzata 18enne e la massacra con pugni e schiaffi. Le violenze andavano avanti da tempo
Lo spacciatore, con numerose dosi di droga di vario tipo addosso, ha tentato una fuga disperata nel dedalo delle aree dismesse dell’ex Snia. Fermato grazie al prezioso contributo dei militari dell’Esercito italiano
A Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli, un 50enne marocchino ha aggredito e investito la figlia colpevole di voler vivere all’occidentale. La giovane è riuscita a schivare l’impatto riportando solo lievi ferite
Guardia giurata ai domiciliari per omicidio preterintenzionale dovuto a un inseguimento: assieme ad altri due residenti di Aprilia aveva cercato di raggiungere un marocchino ritenuto possibile ladro; morto a seguito dell'incidente
Non accettando di essere lasciato all’esterno dell’abitazione, il marocchino si è accanito contro la porta, prendendola a calci e a pugni. Le violenze nei confronti della moglie andavano avanti da 10 lunghi anni
Dopo neanche due mesi dall’aggressione che lo aveva quasi ucciso, il giovane magrebino ha ripreso con il suo lavoro di pusher nel “bosco della droga” di Rogoredo. Riconosciuto da due militari, il 18enne si è riufiutato di esibire i documenti e li ha aggrediti