Berlusconi non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalla scena politica e anzi è pronto alla campagna elettorale: "Nessuno può immaginare che io possa lasciare il paese in mano a questa sinistra. Sono a disposizione del mio partito". Il Cavaliere assicura che la riforma della giustizia, rallentata da Fli che ha "occupato la Commissione giustizia", andrà avanti. E promette: "Riprenderò la presidenza del Milan"
Il presidente della Repubblica torna a parlare del sistema giudiziario: "La modernizzazione del sistema giustizia costituisce obiettivo indifferibile"
Al primo congresso dei Responsabili Berlusconi denuncia le aggressioni a cui è stato sottoposto da quando è sceso in politica. E lancia le riforme: "Abbiamo i numeri per farlo". Al lavoro su quella della Giustizia e quella della Costituzione
Il Colle: "E' intollerabile e sterile lo scontro tra politica e magistratura". Poi: "No agli incarichi politici alle toghe". Sulle intercettazioni: "Devono essere usate solo quando sono assolutamente indispensabili". Palamara: "Ne difendiamo l'uso, non l'abuso"
Il Guardasigilli: "La Carta, già per gli stessi costituenti, non è la tavola evangelica e dunque è rifondabile". Obbligatorietà dell’azione penale: "E' un sacro principio. E vogliamo che non si traduca nell’assoluta discrezionalità dei pm". Ogni giorno 466 processi prescritti anche senza la nuova legge
"La battaglia di Berlusconi per la modernizzazione del Paese - scrive la Craxi - è la mia battaglia; al suo fianco la combatterò fino in fondo. Ma se uno dei miei più cari amici sbaglia non sto in silenzio"
Va avanti da 17 anni l'assalto delle toghe al Cavaliere. Un'oppressione che rende difficile governare. Proprio per questo il premier è fermamente deciso a portare a termine la riforma della giustizia
Forse già domani alla Camera il voto finale. La maggioranza si mobilita contro divisioni e assenze: "Pronti a sedute notturne". L’incognita dei "ribelli". Berlusconi: "Tutti uniti per l’unità del partito, anche con Scajola". E per il futuro Csm: "Estrazione a sorte"
Berlusconi: "Come succede in ogni democrazia liberale, il governo è legittimato dal voto popolare ed ha il diritto-dovere, diritto-dovere di governare se ha il sostegno della maggioranza parlamentare"
Il Guardasigilli, d'intesa con il premier, ha deciso di non portare domani in Consiglio dei ministri il pacchetto di riforme in tema di giustizia annunciate nei giorni scorsi. Tutto rinviato dopo il 14 dicembre, giorno del voto della fiducia a Senato e Camera