Usano il burqa per mimetizzarsi, imbottiscono auto e manichini di esplosivo, nascondono bombe ai lati delle strade. La polemica sui Lince: anche un tank sarebbe stato distrutto
terrorismo
Gli States commemorano le vittime degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001. Nell'era Obama gli americani guardano avanti senza però dimenticare la tragedia: le cerimonie solenni
Le motivazioni della condanna del gruppo che agiva tra Veneto e Lombardia: "Volevano condizionare il dibattito politico per trasformare in senso comunista la società italiana". Tra i progetti, l'attentato a Ichino
Dopo undici ore di dibattimento, il tribunale federale del Brasile non è riuscito ad decidere sull'estradizione dell'ex terrorista. Il presidente Mendes non ha espresso il suo voto che sarebbe risultato decisivo
Il Tribunale federale brasiliano spaccato sulla domanda di estradizione dell’ex terrorista di estrema sinistra condannato per quattro omicidi commessi negli anni ’70. Uno stretto collaboratore di Alfano a Brasilia per l'offensiva diplomatica. Frattini: "Confido nella giustizia brasiliana"
Una speciale commissione d’inchiesta voluta da Karzai è al lavoro da ieri sera a Kandahar. I talebani negano la propria responsabilità: "Uccisi civili innocenti". I militari italiani trovano un potente ordigno
Il leader libico ha ricevuto ieri sera Abdelbaset al Megrahi, condannato per l’attentato di Lockerbie del 1988, e ha elogiato il "coraggio" e "l’indipendenza" del governo scozzese. Megrahi: "Dimostrerò la mia innocenza"
Centinaia di giovani, sventolando bandiere libiche e scozzesi, hanno accolto all’aeroporto di Tripoli l’agente condannato all’ergastolo per la strage di Lockerbie. Al Megrahi è stato rimesso in libertà ieri pomeriggio per ragioni umanitarie: ha un cancro terminale
Torna in libertà l’ex agente libico condannato all’ergastolo per la strage di Lockerbie: 270 morti nell’esplosione di un aereo PanAm nel 1988. Al Megrahi, unico condannato per la strage, è malato terminale di cancro
Mark Tillmann aveva preso servizio soltanto da due mesi sull'Air Force One quando gli capitò la mattina più tragica della storia americana. Non aveva armi quando caricò il presidente Bush e c'era un aereo nemico che gli dava la caccia. Ma lui aveva un asso nella manica: se stesso