Mauro Indelicato

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Sono nato nel 1989 ad Agrigento, città in cui dirigo Il nuovo baracchino. Nel marzo 2017 conseguo la laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo, città dove sviluppo la mia curiosità per il Mediterraneo, per i suoi popoli e per le sue culture che da secoli arricchiscono una delle aree più suggestive del pianeta. Inizio la mia attività giornalistica nel marzo del 2009 con alcune testate locali, dal gennaio 2013 sono iscritto presso l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia nell’albo dei "pubblicisti". Collaboro dal giugno 2016 con IlGiornale.it e Gli Occhi della Guerra, testata per la quale seguo il G7 di Taormina del 2017 ed il vertice di Palermo sulla Libia nel novembre 2018. Nel novembre del 2015 partecipo alla stesura del libro Rinascita di un Impero edito dal Circolo Proudhon, nel 2016 al saggio Italia Nel Mondo della stessa casa editrice. Nel 2019 collaboro alla stesura del libro Bella e perduta, edito da Idrovolante edizioni.

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, in un'intervista a Sky News Arabia ha dichiarato che l'Ucraina con i confini pre bellici non c'è più. Intanto tiene banco anche l'intervista pubblicata sui media russi ai due combattenti Usa catturati in Ucraina

Federico Giuliani Mauro Indelicato
"L'Ucraina con i confini di prima non c'è più" | La diretta della guerra

Funzionari del Pentagono hanno reso noto alla Cnn di non avere notizie di un terzo combattente Usa in Ucraina, mentre intanto su Telegram è spuntata una foto che ritrae i primi due cittadini statunitensi catturati dai filorussi nei giorni scorsi

Federico Giuliani Mauro Indelicato
"Addestreremo migliaia di ucraini": altro avviso allo Zar | La diretta

Continuano i combattimenti strada per strada a Severodonetsk, nella notte esplosioni anche a Odessa. Intanto Kiev parla apertamente di un possibile imminente attacco bielorusso

Mauro Indelicato
Un attacco della Bielorussia: il timore di Zelensky

A Severodonetsk si combatte strada per strada, ma la situazione più critica riguarda quella dello stabilimento chimico Azot. Mosca ha lanciato l'ultimatum ai combattenti al suo interno: "Arrendetevi e deponete le armi entro oggi"

Federico Giuliani Mauro Indelicato
"Due americani catturati dai russi" | La diretta della guerra
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