La serie "Vivir del cuento" su Cubavision con protagonista Panfilo, una sorta di Checco Zalone in salsa cubana, ha visto la straordinaria partecipazione l'altroieri nientepopodimenoche del presidente degli Stati Uniti

La serie "Vivir del cuento" su Cubavision con protagonista Panfilo, una sorta di Checco Zalone in salsa cubana, ha visto la straordinaria partecipazione l'altroieri nientepopodimenoche del presidente degli Stati Uniti
Questo ha ribadito oggi in un'intervista bomba al settimanale Veja il senatore del PT di Dilma e Lula, Delcidio do Amaral, leader del governo in Parlamento sino al momento del suo arresto da parte dei giudici della Mani Pulite brasiliana che sta sconvolgendo la politica del paese del samba
L'ex presidente mobilita centomila fedeli, contro i due milioni dei suoi avversari. Intanto continua la battaglia in tribunale
Una registrazione fatta da Jandira Feghali, deputata comunista alleata dei due, finisce su Youtube. Doveva essere un appello per mobilitare il pueblo per l'imputato, invece fa trapelare quale sia - al di là delle lacrime versate davanti ai suoi supporter - il vero animus pugnandi di Lula
Una gaffe clamorosa quella fatta dalla deputata del PT Jandira Feghali che registrando il video per chiamare alla mobilitazione il popolo dice "in questo momento Lula sta parlando con la presidente Dilma". Peccato che all'inizio si sente bene ciò che ieri ha detto alla Rousseff Lula, appena uscito dall'interrogatorio coatto con i magistrati della Mani Pulite brasiliana, riferendosi ai giudici "eles que se enfiem no cu todo esse processo". Ovvero: "Che s'infilassero tutto questo processo nel culo"
Furente con i media, ancor di più con i magistrati, l'ex presidente fa una battuta che però non fa ridere nessuno dei suoi migliori amici, quasi tutti in carcere a cominciare dal bovaro Bumlai, ex consigliere della sua famiglia
Perquisita la casa del leader, poi «accompagnato» dai Pm. Ma per il partito è un prigioniero politico
Si chiamava Mensalao ed esplose nel 2005 ma, magicamente, l'allora presidente ne uscì illeso. Ora Delcidio do Amaral spiega perché: furono pagati parte dei 220 milioni chiesti da un pubblicitario che ricattava Lula in cambio del suo silenzio
Una delle maggiori operazioni di fondi neri per la campagna elettorale di Dilma Rousseff nel 2010 venne fatta tramite Adir Assad, indagato dalla Commissione d'inchiesta sui bingo che per questo fu fatta abortire dal governo
Preso a pugni da facinorosi del PT, il partito della presidente Dilma Rousseff e Lula, un fotoreporter cinquantenne perché, con giudici e polizia, anche i media sono 'golpisti' nella visione dei supporter dell'ex presidente dei poveri