Dopo quasi 15 anni dal default si chiude il contenzioso fra l’Argentina e gli oltre 50mila risparmiatori italiani che avevano investito nei "Tango Bond" e che non avevano accettato le due successive ristrutturazioni del debito nel 2005 e nel 2010. Il governo argentino ha accettato di pagare in contanti il 150% del capitale per un controvalore di 1,35 miliardi di euro