José Salvador Alvarenga, pescatore salvadoregno, è ritornato a casa dopo 14 mesi passati su un'isola nell'atollo delle Marshall. Alvarenga racconta di essere sopravvissuto cacciando e nutrendosi di uccelli e pesci crudi e bevendo sangue di tartaruga. Naufragato a largo delle coste del Messico il 24 dicembre 2012, il pescatore ha percorso più di 12.500 kilometri per poi approdare sull'isola. Sopravvivendo per più di un anno, Alvarenga ha infine deciso di salvarsi da solo; dopo 22 ore di navigazione è infatti giunto nella capitale delle isole, Majuro. I medici hanno dichiarato che considerando lo stress e le difficoltà a cui è stato sottoposto l'uomo è apparso meglio di quanto ci si potesse aspettare. "Ho pensato di uccidermi diverse volte", ha dichiarato Alvarenga, che adesso si mostra sorridente alla fine di quest'incubo.
L'incidente a Montpellier, dove il giocatore si è trasferito in prestito dal Milan. La Ferrari del calciatore è finita contro un albero: in un primo momento Niang aveva assicurato ai fan di stare bene, scrivendo su Twitter. Poi il tweet è stato rimosso, forse per motivi legati all'assicurazione. Ad ogni modo l'ex rossonero ha precisato di non trovarsi in stato di fermo
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