Il Nordafrica è nel mirino dal jihadismo internazionale dagli attentati in Marocco del 2003. Ma c'è un Paese che in questo decennio è rimasto impermeabile a infiltrazioni di gruppi stranieri e ha meno foreign fighters degli altri

Il Nordafrica è nel mirino dal jihadismo internazionale dagli attentati in Marocco del 2003. Ma c'è un Paese che in questo decennio è rimasto impermeabile a infiltrazioni di gruppi stranieri e ha meno foreign fighters degli altri
La strategia mortifera dell'Isis funziona: nei Paesi occidentali maggiormente colpiti dall'immigrazione si moltiplicano gli attacchi fisici, materiali e verbali contro i musulmani
Uscito nelle sale nel 2012 e presentato al festival di Cannes nel 2013, "I cavalli di Dio" del regista franco-marocchino Nabil Ayouch racconta la storia di due fratelli nati nella bidonville di Sidi Moumen, i quali diventeranno gli autori degli attentati di Casablanca (maggio 2003). Nella pellicola viene spiegato il nesso tra miseria sociale delle periferie e radicalizzazione dei giovani, tra delinquenza e Jihad
"Gli Stati Uniti devono realizzare che c’è urgente bisogno che impieghino una forza militare reale per sconfiggere la minaccia dell’Isis"
C’è un Islam che combatte con determinazione militare il terrorismo in casa e fuori. L’Iran sciita è uno di questi
Il profilo degli stragisti in Francia - da Mohamed Merah fino a Omar Ismail Mostefai passando per Cherif Kouachi - è più o meno sempre lo stesso. Questi giovani "racaille" di banlieue prima di essere manipolati e sacrificati sull'altare del terrorismo inseguono tutti il sogno bling bling americano dove le rime diventano proiettili
Il presidente turco vuole rompere quel circuito finanziario, militare, logistico, di personale che collega l'Isis al resto del mondo, e che lui stesso ha rinsaldato
Ora che il capolinea del conflitto siriano è vicino, la maggior parte delle potenze che hanno combattuto per quattro anni Bashar Al Assad cambiamo atteggiamento per amicarsi i due nuovi protagonisti della scena mondiale: Iran e Russia
Mentre al Qaeda dipendeva dalle donazioni degli sponsor stranieri, il Califfato è riuscito a diventare autosufficiente sul piano economico
Tel Aviv considera le organizzazioni terroristiche che combattono in Siria come nemiche, eppure tutti gli interventi israeliani sono andati ad indebolire il governo di Damasco rinvigorendo l’avanzata dei jihadisti