
Carola Rackete, il comandante della "Sea Watch3", è in Procura ad Agrigento per essere interrogata nell'ambito dell'inchiesta aperta a suo carico per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra. Fonte: Twitter/@seawatch_intl
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

La ragazza tedesca non risponde alle domande dei giornalisti al di fuori del tribunale di Agrigento subito dopo l'interrogatorio, ma si lascia andare ad una piccola considerazione su Matteo Salvini

La ragazza, comandante della nave Sea Watch 3, giunge ad Agrigento per il nuovo interrogatorio relativo all'inchiesta che la vede coinvolta dopo lo sbarco di Lampedusa dello scorso 29 giugno

Chi arrivava a Porto Empedocle fino a qualche anno fa trovava il cartello di benvenuto che indicava “Porto Empedocle Vigata”

Come già preannunciato dalla procura nei giorni scorsi, è stato depositato il ricorso contro la scarcerazione di Carola Rackete. Intanto al tribunale di Agrigento domani è atteso il nuovo interrogatorio della capitana della Sea Watch 3

Sbarcati a Lampedusa lo scorso 7 giugno, alcuni stranieri hanno accusato i tre presunti scafisti, che sono finiti dietro le sbarre. Ora il processo rischia di saltare: i testimoni infatti sono riusciti a far perdere le proprie tracce in meno di un mese

Sbarcati a Lampedusa lo scorso 7 giugno, alcuni stranieri hanno accusato i tre presunti scafisti, che sono finiti dietro le sbarre. Ora il processo rischia di saltare: i testimoni infatti sono riusciti a far perdere le proprie tracce in meno di un mese

I migranti notati da alcuni automobilisti lungo il ciglio della carreggiata in piena notte ad Agrigento: sul posto la Polizia, ma di loro nessuna traccia. Si ipotizza uno sbarco fantasma

Avevano preso di mira gli anziani che, una volta individuati venivano scippati dei pochi gioielli e degli averi, ma i carabinieri dopo lunghi appostamenti li hanno sorpresi che stavano rivendendo le collane rubate

Arrestato nel 2017 a Lampedusa, per lui era stato chiesto l'ergastolo: Mohamed il somalo sarebbe uno dei responsabili delle torture nei centri per migranti in Libia
