Tripoli è stata bombardata prima dell'alba, secondo un giornalista dell'Afp e stando a quanto riferito dalla televisione di stato libica. Non ci sono al momento altre conferme del bombardamento, mentre tutte le fonti disponibili dicono che nella capitale libica la contraerea è entrata in azione e si sono sentite esplosioni. Cannoni antiaerei installati alla residenza di Gheddafi e nei dintorni hanno aperto il fuoco poco dopo le 02:20 locali (le 01:20 in Italia). In serata esplosioni a Tripoli, Misurata e Sirte: colpite dai missili Usa le batterie antiaeree. Lanciati ben 110 missili. Tv di Stato: uccisi 48 civili e 150 feriti. Il raìs minaccia in tv: "Colpirò nel Mediterraneo". L'arma del regime: donne e bimbi usati come scudi umani
Mentre cadono le prime bombe sulla Libia, Bossi critica l'intervento militare: "Era meglio essere più cauti". E punzecchia quei ministri "che parlano a vanvera". Di Pietro invece si ricrede
Il presidente del Consiglio dopo il vertice di Parigi: l’Italia parteciperà alle operazioni mettendo a disposizione della coalizione sette basi aeree. In caso di necessità, successivamente è disponibile ad intervenire direttamente con i propri mezzi
Non possiamo lasciare fare, né a Gheddafi di massacrare i suoi, né a Sarkozy e soci di mettere mano da soli sulla Libia
Francesi e inglesi pensano a azione dimostrativa prima del vertice tra Onu, Unione africana, Ue e Lega araba. In serata il regime assicura di non aver ucciso civili e di aver deposto le armi, ma a Bengasi udita esplosione e contraerea. al Qaeda ai ribelli: "Non fidatevi di Usa e Nato". L'Italia darà basi, aerei e uomini. Ma l'idea non piace a Bossi e Di Pietro. Obama: "Subito il cessate il fuoco o attacchiamo"
Ok del Cdm alla risoluzione Onu: l'Italia fornirà sette basi aeree, più aerei e uomini. Bossi schiera il Carroccio al fianco delle perplessità tedesche sulla risoluzione Onu. E in parlamento voto in due tempi a causa dell'assenza dei deputati leghisti sulla risoluzione che impegna il governo a dare piena attuazione all'istituzione della no fly zone in Libia. Anche l'Idv ha disertato le votazioni: "No all'impegno diretto"
La Merkel si è offerta di ridurre il carico in Afghanistan ai Paesi impegnati attivamente in Libia
Si muove l'Onu. Con dieci voti a favore, cinque astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza ha approvato la risoluzione che autorizza l’imposizione di una no fly zone sulla Libia "con tutti i mezzi a disposizione", incluso il ricorso all’uso della forza. Il ministro degli Esteri francese Alain Juppe: "Ogni ora è preziosa per salvare i civili in Libia". Intanto continua l'avanzata dei lealisti al raìs: pronti a sferrare l'ultimo attacco a Bengasi
A guidare la "riconquista" della Libia le forze lealiste capeggiate da due figli del raìs, Saadi e Khamis. Nuovo discorso del Colonnello in tv: "I colonizzatori saranno sconfitti". E suo figlio Saif: "Tutto sarà finito in 48 ore". No-fly zone: G8 diviso, si tratta all'Onu
L'esercito del rais riconquista l'ultimo avamposto della rivolta in Cirenaica. Cade anche Brega. A Bengasi attaccata la sede dei ribelli. Il G8 rifiuta l'opzione militare proposta dalla Francia. Deluso il ministro degli Esteri: "Se avessimo utilizzato la forza la settimana scorsa, Gheddafi non avrebbe ripreso il potere"