Il boss cognato di Totò Riina era finito sotto processo perché nel 2004 aveva detto di non essere in condizioni di pagarsi l'avvocato. E adesso il giudice gli ha dato ragione: il reddito era quello previsto dalla legge
Palermo
Il deputato Idv prende spunto dai verbali recenti di Massimo Ciancimino su Milano2 per contestare il primo cittadino del Pdl. Che contrattacca: «Piuttosto che utilizzare il sistema consueto delle calunnie sarebbe bene che imparasse il confronto democratico sui fatti»
Check in bloccati e ritardi a catena per i voli al «Falcone e Borsellino». I dipendenti che contestano il passaggio dell'handling di Meridiana alla società Ast-Aeroservizi. E adesso il fronte di lotta si allarga. Proprio nella settimana dello sciopero dei trasporti
Il Tribunale fallimentare ha scongiurato per il momento il crack della società, ma ne ha dichiarato lo stato di insolvenza. Il sindaco del capoluogo siciliano, Diego Cammarata: «I conti adesso sono stati rimessi in ordine, da ottobre niente più perdite»
Un pool internazionale di criminologi si ritroverà nella cittadina palermitana dal 22 al 25 marzo per chiarire i buchi neri dell'omicidio della nobildonna e del suo amante, reso celebre dalle fiction televisive
Condannati 13 dei 17 imputati del processocontro il racket delle estorsioni di Palermo: 84 ore di camera di consiglio
La Giovane Italia ha tappezzato Palermo delle immagini degli arresti dei boss Nicchi e Raccuglia. Un modo originale per festeggiare idealmente il settantesimo compleanno di Paolo Borsellino
Ancora fibrillazioni nel centrodestra siciliano. Il sindaco del capoluogo Cammarata attacca: «Lombardo non ha rispettato gli impegni assunti con noi in campagna elettorale». Il presidente replica: «Balbetta sciocchezze e non ha contezza dei problemi della sua città»
L'appoggio sulle riforme al governo regionale di centrodestra culminato nell'ingresso in giunta di due assessori sta mandando in briciole il Pd nell'Isola. Monta la fronda della base che chiede un cambio di rotta e una presa di distanze
Strana storia quella di Amauri. Da possibile azzurro a scaricato. Alla Juventus stanno pensando che il trio brasiliano Melo, Diego, Amauri debba sciogliersi. I tre fanno gruppo a parte, non legano con il resto della squadra, solo rapporti formali.