Un incendio è scoppiato alle prime ore del mattino in un deposito di petrolio russo a Feodosia, in Crimea, in seguito a un attacco di droni ucraini
Un incendio è scoppiato alle prime ore del mattino in un deposito di petrolio russo a Feodosia, in Crimea, in seguito a un attacco di droni ucraini
I residenti hanno riferito di aver sentito diverse potenti esplosioni intorno alle 4,30 ora locale, poco prima che si alzassero le fiamme. Durante la notte sarebbero inoltre stati colpiti anche gli aeroporti di Belbek e Saky. Quello effettuato da Kiev in Crimea è soltanto l’ultimo di una serie di blitz condotti dagli uomini di Volodymyr Zelensky per danneggiare, se non distruggere, gli impianti energetici controllati da Mosca.
L’esercito ucraino ha fatto sapere di aver condotto un attacco contro un grande deposito di petrolio nei pressi di Feodosia, città al largo della Crimea controllata dalla Russia. Alle prime ore del mattino un incendio, presumibilmente causato da un raid effettuato con droni, ha devastato l’intera area.
Nel caso in cui le tensioni tra Israele e Iran dovessero sfociare in una guerra ancor più estesa, la sensazione è che Teheran potrebbe contare su pochi alleati
L'Ucraina ha aperto un'indagine sulla presunta esecuzione di 16 prigionieri di guerra ucraini da parte dell'esercito russo vicino a Pokrovsk
L'ufficio del Procuratore generale dell'Ucraina ha fatto sapere di aver avviato un'indagine preliminare su un possibile crimine di guerra commesso dalle forze russe nel settore di Pokrovsk, nell'oblast di Donetsk, dove sarebbero stati giustiziati 16 soldati ucraini precedentemente fatti prigionieri. Certo, filmati che includono esecuzioni simili sono già stati diffusi sulla rete in molteplici circostanze ma questa volta il numero delle persone eliminate è senza precedenti.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha accolto a Bruxelles, nel quartier generale di Evere, il suo successore, l'olandese Mark Rutte. Tra le sue priorità il sostegno a Kiev e l'aumento degli investimenti per la Difesa
Il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America ha fatto sapere che lo scorso 23 settembre gli aerei militari russi sono tornati a volare nei cieli al largo della costa dell'Alaska
Il Norad (North American Aerospace Defense Command, Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America) ha fatto sapere che lo scorso 23 settembre gli aerei militari russi sono tornati a volare nei cieli al largo della costa dell'Alaska. Gli Stati Uniti sono stati costretti ad inviare jet da combattimento per intercettare gli ospiti indesiderati e accompagnarli nello spazio aereo internazionale. "Il 23 settembre 2024, un aereo del Norad ha effettuato un'intercettazione sicura e disciplinata di un aereo militare russo nell'Adiz dell'Alaska. La condotta di un Su-35 russo è stata pericolosa, poco professionale e ha messo in pericolo tutti, non ciò che vedresti in un'aeronautica militare professionale", ha dichiarato il generale Gregory Guillot, a capo del Comando settentrionale degli Usa e del Norad.
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato che 133mila coscritti siano arruolati nelle Forze armate russe tra ottobre e dicembre 2024