Sequestrato, portato in un capannone abbandonato, stuprato e picchiato per una questione di droga. A soli 15 anni. Vittima, un giovane pusher marocchino. Uno dei due presunti aggressori - un suo connazionale - è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e lesioni. Ancora ricercato, invece, il complice.
Laggressione è avvenuta in un capannone in via Marco dAgrate lo scorso 6 settembre. La vittima, appena giunta clandestinamente in Italia dalla Spagna, avrebbe venduto per 20 euro alcuni grammi di hashish allarrestato, un suo connazionale di 22 anni. Droga che si sarebbe rivelata di pessima qualità, facendo infuriare il cliente che ha preteso la restituzione dei soldi. Inutilmente. Di qui la violenza.
Il ragazzo è stato sequestrato e portato in un capannone isolato. Qui è stato violentato e picchiato selvaggiamente. Quando i due si sono allontanati, il giovane ha chiesto aiuto ai vigili che hanno fatto intervenire la polizia di Stato. Quattro giorni dopo la vittima ha indicato alla polizia uno dei suoi presunti aggressori, che è stato arrestato.
Il presunto colpevole, però, ha negato tutto. In un primo momento ha ammesso di aver litigato con il marocchino per la compravendita dellhashish, di avergli dato due sberle per la pessima qualità della droga, ma poi ha ritrattato.
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