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Il 30% dei lombardi preoccupato per traffico e trasporti

È il problema della mobilità in cima alle priorità dei cittadini lombardi, e in particolare della provincia di Milano. Lo rileva una ricerca Ipsos commissionata da Anci Lombardia sul tema «Le priorità dei cittadini lombardi e il giudizio sull’operato dei Comuni». Il presidente dell’Anci Lombardia Attilio Fontana spiega il senso dell’indagine: «La ricerca, che esce in concomitanza con la manovra e con l’accrood sull’autonomia fiscale dei comuni ci mostra quanto fortemente i cittadini si rispecchino nelle amministrazioni locali. È una cambiale di fiducia che non può essere ignorata da nessuno».
Se a livello nazionale la preoccupazione principale per il 71% dei lombardi intervistati resta quella dell’occupazione e del lavoro, mentre la mobilità è il fanalino di coda, quando si considerano i problemi a livello locale le risposte dei residenti cambiano radicalmente: trasporti e traffico balzano in cima alla classifica, con un 34% a livello regionale che sale fino al 45% in provincia di Milano. In cima ai pensieri dei residenti nel milanese, dopo i trasporti, il lavoro e il costo della vita (29% contro il 27% della media lombarda), il welfare, articolato in giovani, anziani e pensioni, casa, sanità, servizi sociali, scuole e asili (20% contro il 24% della media lombarda), mentre per il 13 % - dato in linea con la media - è l’ambiente, il verde pubblico, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Rispetto al 2009 cresce tra i lombardi la percezione della mobilità e del welfare come una priorità da affrontare, mentre scende decisamente - passando dal 37% al 25% - l’importanza attribuita al tema della sicurezza. In particolare solo il 12% dei residenti della provincia di Milano considera problematiche piaghe sociali come droga e tossicodipendenze, immigrazione e criminalità. «Dalla ricerca emerge come in questi mesi di crisi le priorità dei cittadini riguardino temi come welfare e mobilità - commenta il vicepresidente di Anci Lombardia Giulio Gallera -. Sappiano dei sacrifici imposti dalla manovra, ma non vorremmo che i tagli agli enti locali si riflettessero in uno scadimento dei servizi in questi settori: i cittadini ci dicono di evitarlo».
Sei cittadini su 10 esprimono un giudizio positivo sulla propria amministrazione, con delle differenze: i più soddisfatti risultano essere gli abitanti della Bassa Lombardia, mentre si dicono decisamente insoddisfatti i residenti della Provincia di Milano. Detto ciò, il livello di gradimento dei cittadini della nostra regione è nettamente superiore alla media nazionale.


Aumenta il pessimismo per quanto rigurda la crisi economica: il 70% dei lombardi si dice molto o abbastanza preoccupato per la situazione economica del nostro paese, mentre il 40% ritiene che il peggio debba ancora arrivare. Secondo il 28% degli intervistati, invece, il peggio è ormai passato.

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