Una cerimonia bipartisan per lintitolazione di un largo alle vittime di Acca Larentia, una richiesta di condivisione per ricordare morti senza colore politico ma vite spezzate da una violenza che nelle differenze politiche ha trovato il suo movente. Ieri mattina, per la seconda volta indossando la fascia tricolore, Gianni Alemanno da sindaco ha ricordato le tre vittime della strage di Acca Larentia: tre giovani che allepoca erano suoi coetanei e militanti del Fronte della Gioventù. E ha annunciato lintitolazione di un largo ai caduti, esprimendo la volontà «che una volta scelta la data alla cerimonia prendano parte anche i rappresentanti del centrosinistra come avvenne con Veltroni per la via intitolata a Paolo di Nella».
Oggi, dopo 32 anni dalla morte di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, in via Acca Larentia non cè più la sede dellMsi ma unassociazione culturale di destra. E anche questanno è stata deposta una corona dalloro ripensando al 7 gennaio del 1978 e raggiungendo, in un mini pellegrinaggio i tre diversi posti dove due dei tre giovani vennero uccisi e dove il terzo fu ferito così gravemente da morire dopo due giorni di coma.
Insieme con il sindaco anche il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, secondo la quale «quella di Acca Larentia è una storia da insegnare nelle scuole». Proposta che trova daccordo il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri: «È tempo che nelle scuole si parli di quel periodo e di tutte le vittime di destra e di sinistra, affinché non tornino mai più stagioni di odio e di violenza. Lo dobbiamo a quei ragazzi caduti a Roma e in tante altre città dItalia».
Samuele Piccolo, vicepresidente del consiglio comunale, ha invitato destra e sinistra a collaborare affinché strumentalizzazioni e odio politico non possano mai più provocare tragedie come quella di Acca Larentia. «Trentadue anni fa tre miei coetanei furono barbaramente assassinati da mani ignote e ignobili - ha detto -. Oggi a distanza di tanti anni si ricorda il sacrificio di tre onesti ragazzi che per degli ideali, anchessi onesti, persero la loro vita».
Anche Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del «Movimento per lItalia con Daniela Santanche, ha elogiato la decisione del primo cittadino.
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