«No, non è la Stramilano, siamo marziani...». Così, rispondendo a una signora che se li è visti sbucare da un lato della Galleria è nata la leggenda dei «podisti di Marte», un gruppo di milanesi appassionati di corsa e della loro città che da qualche mese ormai si danno appuntamento la seconda domenica del mese davanti alla fontana del Castello e si «regalano» dieci chilometri nel centro di Milano. «Sì perché la domenica mattina presto in centro non cè nessuno - racconta Fabrizio Cosi, anima, mente e gambe di questa iniziativa -. E noi, in un certo senso, ne approfittiamo senza però dar disturbo a nessuno».
Così i podisti di Marte da dieci sono diventati trenta, poi quaranta e lultima volta più di cinquanta grazie anche al tam tam di Facebook. Un bel gruppo che non passa inosservato e che ha una sua precisa filosofia di corsa tradotta in un piccolo vademecum che potrebbe essere preso a modello per un piccolo corso pratico di educazione urbana. «Ma no, sono solo alcune regole di buon vivere civile - si schermisce Cosi -. Si parte dal principio che non bisogna dar fastidio a nessuno, che bisogna salutare chi si incontra, non si deve essere aggressivi con gli automobilisti e non si deve rispondere alle provocazioni. Se poi incontriamo qualcuno che sta correndo lo invitiamo a farlo con noi. Tutto qui...». Non è poco e, anzi, sta diventando anche qualcosa in più. Alle ultime «missioni» i podisti di Marte hanno infatti voluto aggiungere lidea del «messaggio in bottiglia», cioè approfittare della corsa per lanciare una comunicazione a quello spicchio di città che si incontra. «È un concetto semplice che ci è venuto in mente vedendo che sta diventando sempre più difficile riuscire a comunicare» spiega Cosi. E allora ecco che i podisti provano ad abbattere qualche «barriera» distribuendo fiori di plastica ai milanesi per ricordare Michela Rossi, una ragazza che qualche ora prima di morire sotto le macerie del terremoto dellAquila era in questa città a correre la Stramilano. E ancora. Ecco i podisti di Marte al fianco di Danny Ferrone il 23enne maratoneta americano malato di fibrosi cistica che corre per raccogliere fondi da donare alla sua fondazione. Domenica si replica. Solita ora (9.15), solito posto (piazza Castello) i podisti torneranno a correre questa volta per dare una mano a Smarathon, una fondazione di runner che da qualche anno raccoglie fondi da devolvere allIstituto Besta di Milano per aiutare la ricerca sulla Sma, latrofia muscolare spinale.
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