
Da Tokyo a Tokyo, dai Giochi Olimpici ai Mondiali: l'Italia dell'atletica leggera prova a riscoprirsi grande nello stesso palcoscenico in cui riuscì a stupire a stupire il mondo grazie alle due storiche medaglie d'oro di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. Parteciperanno entrambi alla kermesse iridata ma tutte due, per motivi diversi, non sono arrivati in Giappone nelle condizioni ottimali.
Il centometrista ha gareggiato (male) solo una volta a metà giugno e in un’estate da mistero si è rintanato a Desenzano per poi volare in Cina dal guru Rana Raider. Nonostante tutto Marcell può ancora tirare fuori la zampata ed acciuffare un podio. Tornerà sulla pista più importante della sua vita: questo dovrebbe aiutarlo sotto il profilo mentale. Estate molto complicata anche per Tamberi, che dopo una stagione soffertissima e i dubbi fino all'ultimo minuto ha annunciato la sua partecipazione. Ovviamente non sarà il miglior Gimbo (mai oltre 2.20 in stagione) ma tante volte ha dimostrato nella sua carriera di avere sette vite. Insomma con uno come lui non sono vietato escludere sorprese a priori. Il ko di Parigi brucia ancora molto ma il capitano azzurro ha dato nelle ultime settimane piccoli segnali di ripresa.
Sarà un'edizione speciale per l'Italia che, per la prima volta nella storia, presenterà ben 90 atleti: mai così tanti nelle 20 edizioni precedenti. Sono tanti gli azzurri pronti a stupire. In primis Larissa Iapichino nel salto in lungo, ancora di più perché l'oro uscente, la serba Ivana Spanovic, non ci sarà: ha scelto il triplo. Ma la concorrenza sarà lo stesso spietata. Le rivali da battere: l’olimpionica statunitense Tara Davis, leader stagionale con 7.12 e la vincitutto tedesca Malaika Mihambo, seconda con 7.07. Larissa, in marzo oro europeo indoor, col 7.06 del 31 maggio a Palermo, ha infranto per la prima volta il muro dei 7 metri e in altre cinque gare è andata oltre 6.90. Per il podio dovrà probabilmente ripetersi.
In campo maschile Mattia Furlani può ambire anche al metallo più prezioso: la concorrenza c'è, ma il 20enne laziale ha dimostrato di saper reggere la pressione nei grandi appuntamenti (bronzo olimpico a Parigi e oro mondiale indoor a Nanchino, per citare due delle sue gemme) e ha ormai trovato una continuità di rendimento invidiabile. Solo il campione di tutto Miltiadis Tentoglou ha saltato più di lui nel 2025. A 20 anni Mattia, potrebbe avere poco da perdere.
Nel triplo ci sarà anche Andy Diaz, pure lui medagliato a Parigi. La prodezza olimpica non è rimasta senza seguito, visto che l'atleta di origine cubana si è laureato campione mondiale ed europeo indoor nel 2025. Poi il recente successo nella finale di Diamond League (17.56), ha fugato i dubbi circa i problemi di pubalgia che lo hanno limitato negli ultimi mesi. L’olimpionico spagnolo (di Cuba) Jordan Diaz, in tutto il 2025, s’è visto una sola volta. Se l’azzurro sarà in giornata tutto può succedere. Occhi puntati anche sulla marcia con Antonella Palmisano che si sdoppia e cerca un podio sia nella 35 km che nella distanza più corta. Non ci sarà Massimo Stano, un’assenza pesante perchè sarebbe stata sulla carta un uomo da medaglia.
Nel mezzofondo un nome su tutti è quello di Nadia Battocletti, stella azzurra più lucente a Parigi. Nei 10.000 la concorrenza sarà spietata a partire dalla 28enne etiope Gudaf Tsegay che ha rinunciato ai 1.500 per puntare sulla distanza più lunga in pista. Ma occhio alle alleanze Kenya-Etiopia.
Nel lanci si punta al riscatto di Leonardo Fabbri nel peso dopo la delusione ai Giochi (quinto sotto la pioggia) e negli ostacoli in quella di Lorenzo Simonelli nei 110 e di Alessandro Sibilio nei 400hs che a Tokyo 2021 corse la finale. Ai mondiali di Budapest 2023 l’Italia raccolse un oro, due argenti e un bronzo. L'obbiettivo è ripetersi magari con qualche metallo più prezioso da consegnare alla storia.