Ambiente

Scopriamo tutti gli oggetti difficili da smaltire e come stoccarli o eliminarli

Ecco tutti gli oggetti difficili da smaltire, che non possono trovare spazio all'inteno dei contenitori più classici per il riciclo

Quali sono gli oggetti più difficili da smaltire e come smaltirli

Non tutti i materiali e gli oggetti sono facili da riciclare, alcuni risultano particolarmente ostici da smaltire. Ma per preservare il benessere dell'ambiente è importante comprendere qual è il loro impatto sulla salute del pianeta. Cosa accade se non vengono smaltiti nel modo più consono, o se vengono gettati senza nessuna attenzione: ogni scelta personale, che non risulta sostenibile, avrà una ricaduta diretta sulla salute del pianeta ma anche sul benessere dell'intera collettività.

Alcuni materiali faticano a decomporsi, altri riescono a sopravvivere anche per secoli trasformandosi in sostanze dannose oltre che tossiche. La scelta di gettarli nell'apposito contenitore potrebbe risultare automatica, o quasi insignificante. In realtà è una decisione importante, con un peso importante nei confronti della salvaguardia della terra e della sua sopravvivenza. Per questo motivo è importante saperli riconoscere per smaltirli nel modo migliore.

Dove lo butto? Quali sono gli oggetti difficili da smaltire

Sigarette sulla spiaggia

Gettare i rifiuti in modo corretto è la via più facile per ridurre l'inquinamento e diminuire l'impatto della presenza umana sull'ambiente. C'è chi divide e smista sempre nel modo più consono, valutando con attenzione ogni tipologia di imballo e scarto, e chi invece mostra noncuranza gettando scarti e rifiuti direttamente per terra. Un gesto in apparenza leggero ma che può avere ripercussioni serie sulla salute della terra, costretta a fare i conti con materiali che si decompongono lentamente o che sopravvivono per decenni. Scopriamo insieme quali sono quelli più difficili da smaltire e come farlo correttamente, magari seguendo le indicazioni dell'area di residenza.

  • Sigaretta: è costituita da elementi differenti come la carta e il tabacco che risultano biodegradabili, mentre il filtro è costituito da un materiale chimico. Sicuramente è l'articolo incautamente più gettato sul terreno e sulle spiagge, e per cambiare atteggiamento basterebbe sapere che l'ambiente impiega anni per smaltirlo. Per non inquinare va riposta nell'indifferenziata. Alcune aziende si stanno impegnando nel riciclo dei mozziconi che vengono purificati, trasformati in un polimero plastico, ovvero l'acetato di cellulosa, che viene utilizzato per creare le montature degli occhiali o per la stampa 3D.
  • Lampadine: quelle fluorescenti, ma anche i tubi al neon, a risparmio energetico o a LED non si possono riciclare semplicemente gettendole nel vetro ma vanno riconsegnate nei centri dove sono state acquistate o presso le piattaforme ecologiche di zona, perché sono considerate come RAEE, cioè rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
  • Scontrini e biglietti: possono trarre in inganno spingendoci a gettarli nella carta. Ma questi, al pari delle ricevute delle carte di credito, sono realizzati con carta termica, ovvero ricoperta con un colorante e un agente chimico che innesca una reazione con il calore. Per questo motivo vanno gettati nell'indifferenziata.
  • Cartoni della pizza: carta o indifferenziata? Ecco l'annosa questione del dopo pizza che crea sempre molte perplessità. Per non sbagliare basta osservare il box stesso, se non presenta macchie di unto o pomodoro va gettato nella carta. Al contrario se appare sporco deve finire nell'indifferenziata.
  • Specchio: se si rompe ci si trova a fare i conti con un prodotto che non può trovare spazio all'interno del contenitore del vetro. Lo specchio è costituito da più materiali, per questo va gettato nell'indifferenziata oppure prontamente consegnato presso la piattaforma ecologica di zona.
  • Contenitore per latte e succhi di frutta: a volte viene stoccato nella carta e a volte nella plastica, a seconda delle direttive suggerite dalla zona di residenza. L'azienda che produce questo tipo di contenitore, da sempre, si impegna a scegliere materiali sempre più ecologici. Per uno smaltimento corretto l'articolo va separato dal tappo di plastica, lavato e pressato accuratamente.
  • Pelo del cane e del gatto: è un materiale in apparenza naturale ma la lentezza data dalla tempistica della decomposizione gli impedisce di trovare destinazione all'interno del sacchetto dell'umido. Per questo motivo va gettato nell'indifferenziata, perché non trova spazio all'interno degli altri processi di compostaggio.
  • Fazzoletti e tovaglioli di carta: se non risultano bagnati o sporchi possono finire all'interno del cesto della carta. Al contrario se contengono olio o simile vanno gettati nell'umido.
  • Vetroceramica e ceramica: potrebbero trarre in inganno finendo nel bidone del vetro ma questi prodotti vanno smaltiti nell'indifferenziata. Meglio ancora se condotti presso l'isola ecologica di zona.
  • Foglio di alluminio e carta forno: non sono fogli di carta ma supporti che vantanto destinazioni differenti. Nel caso del foglio di allumino è bene gettarlo nel contenitore dell'alluminio, mentre la carta da forno può vantare due scelte differenti in base al colore. Se è bianca non è compostabile perché trattata chimicamente, per questo va gettata nell'indifferenziata. Nel caso di quella color ambra può trovare spazio nel sacco dell'umido. In tutti e tre i casi è bene prima ripulirla e lavarla sotto all'acqua, eliminando residui di cibo e olio.

Alcuni prodotti sono difficilmente riclabili, per questo trovano spazio solo all'interno del sacco dell'indifferenziata e andranno smaltiti in discarica o in un termovalorizzatore. È molto importante seguire correttamente le direttive legate allo smaltimento degli oggetti, del riclo degli stessi, per evitare che articoli in plastica o simile, ad esempio, finiscano per inquinare spazi e ambienti, come quello marino.

Incidendo sulla sopravvienza dello stesso, dei suoi abitanti e con un impatto ecologico negativo sull'intero pianeta terra.

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