Ancora Tamaro con «Ascolta la mia voce»

A dodici anni di distanza dal clamoroso successo di Va’ dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro ci riprova con Ascolta la mia voce che altro non è che la continuazione del suo famoso romanzo. Ritroviamo, infatti, tra i protagonisti di quella vicenda, Marta, la nipote di Olga, ora ventiduenne, alla ricerca della propria storia, di risposte sul misterioso passato della sua famiglia. Nonna Olga, dopo una malattia, è morta e Marta cerca, nella villa del Carso, di indagare su una genealogia che sembra non svelare indizi. Invece, ecco che dopo una fruttuosa ricerca, le pagine di un diario forniscono dettagli importanti sulla madre, scomparsa, a causa di un incidente, quando lei aveva quattro anni. Studentessa di filosofia nel movimentato Sessantotto, la donna si era invaghita di un professore più vecchio di una ventina di anni. L’uomo, tra l’altro, è ancora vivo, così come uno zio ebreo sfuggito alle leggi razziali. La ragazza decide così di mettersi in viaggio, alla ricerca dei due uomini e, soprattutto, alla riscoperta della propria identità. Rispetto a fatiche recenti, la Tamaro ritrova brillantezza e tocco soave nella scrittura; Va’ dove ti porta il cuore resta il top ma in Ascolta la mia voce il lettore ritroverà molti tratti comuni di una prosa mai banale, ben calibrata, commovente. Da leggere.
Silvio Muccino si è scoperto romanziere di successo grazie a Parlami d’amore, scritto a quattro mani con Carla Vangelista. Un libro, per certi versi, autobiografico, come confermato anche dallo stesso Muccino. Nel personaggio di Sasha, il nuovo sex symbol del cinema italiano ha raccontato le sue debolezze, le sue paure, il suo rapporto con l’asma, malattia che si trascina fin da piccolo. Un incidente banale cambia la vita di due persone agli antipodi: uno di venti che non ha conosciuto la vita e una di quaranta che, invece, vorrebbe smettere di vivere. Si aiuteranno a vicenda. Sul romanzo, in Internet, nel sito di Ibs nel quale curiosiamo, a volte, per monitorare il polso dei lettori, i giudizi sono, salvo qualche eccezione, sostanzialmente positivi. Come, ad esempio, quello di Taty che scrive: «Quando l’ho visto, mi ha attratto subito. La copertina, il titolo così delicatamente profondo, perfetto nei dettagli e nelle sensazioni, una storia che appassiona, come un vortice che ti prende e ti rende impotente davanti a quel travolgimento. Amarsi da subito e accorgersene solo quando si è puliti dentro, quando per una volta ci guardiamo l’anima e capiamo che la vita che percorriamo non ci appaga. Solo in quell’istante impariamo ad amarci e ad amare».


I libri più letti a Milano dal 9 al 15 ottobre 2006
1) La grande bugia (Pansa); 2) Come Dio comanda (Ammaniti); 3) Parlami d’amore (Muccino, Vangelista); 4) Ascolta la mia voce (Tamaro); 5) Ragionevoli dubbi (Carofiglio); 6) Lettere d’amore nel frigo (Ligabue); 7) Il diavolo veste Prada (Weisberger); 8) Inchiesta su Gesù. Chi era l’uomo che ha cambiato il mondo (Augias, Pesce); 9) Mare delle verità (De Carlo); 10) La vedova scalza (Niffoi).

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