Arriva Figli dei Fiori al Cortile, oasi urbana di bellezza e gusto

Figli dei Fiori al Cortile è un ristorante che si sviluppa in uno spazio senza tempo, tra dentro e fuori, con una grande ricchezza di fiori e piante che ne fanno un'oasi metropolitana

Arriva Figli dei Fiori al Cortile, oasi urbana di bellezza e gusto
00:00 00:00

Tornano i Figli dei Fiori a Milano e arrivano da Como. Il gruppo fondato da Christian Traviglia, Massimo Rusconi, Giorgio Maffei e Giovanni Costantino, che ha colonizzato il capoluogo lariano con un'idea di stile poetica e un po' "urban" (ci sono un Bistrot e un'Osteria), è sbarcato in riva ai Navigli cambiando volto al Cortile, un ristorante nascosto tra gli spazi di una labirintica e affascinante corte a cui si accede da un cancello al numero 7 di via Giovenale, non lontano dalla Darsena e da Porta Lodovica.

Figli dei Fiori al Cortile è un ristorante che si sviluppa in uno spazio senza tempo, tra dentro e fuori, con una grande ricchezza di fiori e piante che ne fanno un'oasi metropolitana. L'identità gastronomica è profondamente italiana ben interpretata dallo chef del gruppo Gianni Tancredi e dal resident Giovanni Muro. Il menu non è sterminato e questo è già un buon segno. Inizio con una Tartare di ricciola con zucchine alla scapece e acqua di datterino giallo e con una ricca Catalana di gamberi ai tre pomodorini con cipolla di Tropea. Tra i primi sono attratto dai Maccheroncini al torchio con crema di piselli alla maggiorana e ricci di mare, ma mi faccio convincere a provare i Tonnarelli cacio e pepe con crema di porri e crudo di gamberi rossi al lime, buoni anche se la dolcezza del gambero attenua troppo la potenza sapida del primo alla romana. Senza difetti il Gazpacho di pomodori verdi con crema di burrata, più denso dell'originale spagnolo ma a buona ragione. Tra i secondi mi getto sulla Costata di manzo (500 grammi) con patate al cartoccio, burro aromatico, verdure grigliate e panna acida della Normandia.

L'alternativa sono le Costine di suino marinate e il Cuore di branzino all'acqua pazza. Dolci semplici ma buoni: l'inesorabile Tiramisù, la Cheesecake alla robiola, un Gelato al pistacchio. Carta dei vini bene assortita, con ricarichi un filo alti, ottimo servizio, per me il manager Dario.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica