Dal museo alla villa di Madonna: le tracce del quadro rubato dalla Francia

L'opera, sulla quale pende una denuncia di furto, era sparita dal museo di Amiens nel 1917. Madonna acquistò un dipinto identico all'asta alla fine degli anni '80 e oggi si pensa che quello in casa della popstar possa essere l'originale

Dal museo alla villa di Madonna: le tracce del quadro rubato dalla Francia

Nella ricca collezione di opere d'arte di Madonna potrebbe esserci un dipinto rubato. Una recente inchiesta del quotidiano francese Le Figarò ha puntato l'attenzione sulla sparizione del quadro "Diana ed Endimione", realizzato dal pittore Jérôme-Martin Langlois nel 1822, scomparso oltre un secolo fa dal museo di Amiens, dove era custodito insieme ad altre opere preziose. Lo storico dipinto fa bella mostra di sé sui muri della villa milionaria di Madonna, che nel 1989 lo acquistò regolarmente a un'asta. Peccato che su quel dipinto penda una denuncia per furto.

Secondo il Louvre l'opera d'arte acquistata da madame Ciccone è una vecchia copia, forse autografa, dell'originale, che venne commissionata a Langlois dal re di Francia nel 1817 per essere esposta nella sala di Diana a Versailles. Come si legge nell'inchiesta condotta da Le Figarò, però, ci sarebbero alcuni dettagli che farebbero credere che il dipinto che possiede Madonna sia tutt'altro che una copia.

La sparizione di "Diana ed Endimione"

L'opera in stile neoclassico, che raffigura una scena delle Metamorfosi di Ovidio, era uno dei dipinti delle collezioni di Luigi XVIII e nel 1873 venne acquistato dallo Stato e depositato nel museo di Belle Arti di Amiens, distretto a nord di Parigi. Del quadro di Jérôme-Martin Langlois, però, non si hanno più notizie dal 1911. Negli anni '70 Jacques Foucart, curatore del dipartimento di pittura del Louvre, si dedicò alla ricerca di "Diana ed Endimione", ipotizzando che il quadro fosse andato distrutto durante i bombardamenti di Amiens nel 1917. Il padiglione nord-ovest del museo fu sventrato da una bomba e, sebbene molte opere fossero state recuperata, una quindicina di dipinti (tra i quali il Langlois) risultarono mancanti.

La vendita all'asta e la denuncia

Vent'anni dopo la ricerca dello storico, un "Diana e Endimione" fu messo all'asta da Sotheby's e, benché il quadro fosse stato dichiarato una copia, l'impressionante somiglianza fece dubitare gli esperti. Era il 1989 e una giovanissima Madonna acquistò l'opera per 1,3 milioni di dollari, aggiungendolo alla sua già ricca collezione di Pablo Picasso, Frida Kahlo, Salvador Dalì e Jean-Michel Basquiat. La svolta è arrivata nel 2015, quando il curatore del museo di Amiens ha notato il dipinto in un servizio fotografico, che Paris Match aveva dedicato a Madonna nella sua casa di New York.

Così il museo di Amiens ha sporto denuncia contro ignoti, ma il caso è rimasto irrisolto. Ora Le Figarò chiede che l'opera in possesso di madame Ciccone venga nuovamente analizzata per stabilire se quella che si trova oggi in casa di Madonna sia davvero una copia o l'originale.

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