La lingua cambia, si adatta, assorbe la realtà e la restituisce sotto forma di parole nuove. È da questa idea che nasce il Libro dell’Anno Treccani 2025, che dedica un’intera sezione ai neologismi più significativi emersi nel corso dell’anno. Un vero e proprio atlante linguistico che fotografa l’Italia e il mondo tra cronaca, politica, tecnologia, economia e costume.
Tra le espressioni selezionate spiccano termini entrati rapidamente nell’uso comune, come "occhi spaccanti", pro-Pal, maranza, kiss cam, fino a ingiocabile, omaggio sportivo a Jannik Sinner. Parole che raccontano non solo come parliamo, ma anche chi siamo e cosa viviamo.
Le parole dell’anno: uno specchio del presente
La sezione Le parole dell’anno raccoglie vocaboli ed espressioni che hanno segnato il dibattito pubblico nel 2025. Secondo i linguisti dell’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, non tutte queste parole sono destinate a restare nei dizionari, ma tutte hanno avuto un ruolo centrale nel racconto dell’anno, comparendo con frequenza nei media e nel linguaggio quotidiano.
Accanto a termini nati da fenomeni sociali e politici, trovano spazio parole legate all’attualità più stretta, alla tecnologia e ai nuovi stili di vita, in un mosaico che restituisce la complessità del tempo presente.
Politica e conflitti, il linguaggio dell’attualità globale
Molti neologismi del 2025 affondano le radici nella politica internazionale. È il caso di pro-Pal, usato per indicare chi sostiene la causa politica del popolo palestinese, o di Brandmauer, termine tedesco che descrive l’isolamento delle forze di estrema destra di matrice nazista nel dibattito politico.
Compare anche sumud, parola araba che racchiude concetti di resilienza, resistenza e speranza, diventata simbolo identitario e culturale per i palestinesi che rivendicano il diritto di restare nelle proprie terre. Scelte lessicali che mostrano come i conflitti e le tensioni geopolitiche influenzino direttamente il nostro vocabolario.
La cronaca entra nel dizionario
Ampio spazio è riservato anche ai fatti di cronaca, che spesso producono parole destinate a circolare rapidamente. Tra queste, affidopoli, utilizzata per indicare presunti scandali legati all’affidamento diretto degli appalti, e maranza, termine che descrive giovani appartenenti a gruppi di strada rumorosi e provocatori.
Compaiono poi espressioni come droga degli zombie, definizione giornalistica del Fentanyl nel mercato illegale, e tornanza, che indica il ritorno nel luogo d’origine, spesso legato ai temi delle migrazioni e delle radici. Non mancano parole legate alla quotidianità urbana e turistica, come keybox o kiss cam, entrate stabilmente nel linguaggio dei media.
Clima, città e nuovi bisogni
Tra i neologismi del 2025 emerge anche rifugio climatico, espressione che riflette l’impatto sempre più concreto delle temperature estreme sulla vita nelle città. Il termine indica spazi pubblici o privati pensati per offrire protezione durante ondate di caldo o freddo intenso, segno di una sensibilità crescente verso l’emergenza climatica.
Tecnologia e intelligenza artificiale, nuove parole, nuove paure
La trasformazione digitale ha imposto un lessico nuovo. Nel Libro dell’Anno compaiono espressioni come allucinazione dell’intelligenza artificiale, che descrive la produzione di informazioni errate da parte dei sistemi di AI, e nudificazione, riferita alla creazione illegale di falsi nudi, spesso ai danni delle donne.
Accanto a questi termini, Treccani segnala anche metatelefono, oggetto simbolico che richiama la forma dello smartphone ma ne svuota la funzione, e broligarchia, parola che identifica la ristretta élite di uomini potenti legati alle grandi aziende tecnologiche, accusata di influenzare governi e politiche pubbliche.
Economia e scandali finanziari
Anche l’economia contribuisce al lessico del 2025 con espressioni fortemente connotate. Bullismo economico viene usato in senso polemico per indicare pratiche di sopraffazione nei rapporti finanziari, mentre cryptogate rimanda agli scandali legati al mondo delle criptovalute. Termini che raccontano un sistema economico percepito sempre più aggressivo e instabile.
Le parole più curiose
Tra i vocaboli più singolari figura la qualunque, espressione resa celebre dal personaggio di Cetto La Qualunque, interpretato da Antonio Albanese, oggi entrata nel linguaggio comune per indicare qualcosa detto senza criterio o a sproposito. Spazio anche a romantasy, genere letterario che mescola romance e fantasy, molto popolare soprattutto tra i giovani lettori.
"Occhi spaccanti": dal caso mediatico al dizionario
Tra i neologismi più discussi compare "occhi spaccanti", locuzione diventata virale e ormai stabilmente riconosciuta come sinonimo di sguardo intenso e affascinante. L’espressione, associata a Raoul Bova e a una vicenda di cronaca digitale, è entrata nel lessico comune nonostante le polemiche che ne hanno accompagnato la diffusione.
Un omaggio sportivo a Jannik Sinner
Il 2025 linguistico di Treccani rende omaggio anche allo sport con ingiocabile, aggettivo usato per descrivere un atleta o una squadra talmente forte da risultare imbattibile. Un termine che si è imposto per raccontare le imprese di Jannik Sinner, simbolo di un’eccellenza sportiva capace di entrare nel vocabolario collettivo.
Il Libro dell’Anno, il mondo raccontato in 600 pagine
Oltre ai neologismi, il Libro dell’Anno Treccani 2025 offre una ricostruzione approfondita dei principali eventi che hanno segnato i 365 giorni appena trascorsi, dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca all’elezione di Papa Leone XIV, passando per gli equilibri europei, le crisi internazionali, la cultura e lo sport.
Con 600 pagine, oltre 1.
100 notizie, articoli firmati da grandi autori, grafici, mappe e immagini, il volume si propone come uno strumento per comprendere un anno complesso. Un racconto corale in cui le parole non sono solo etichette, ma chiavi di lettura del presente.