
I punti chiave
- Design ed esterni: la nuova identità stilistica di Volkswagen
- Interni e tecnologia: comfort, spazio e qualche compromesso ergonomico
- Alla guida: equilibrio riuscito tra comfort e prestazioni
- Consumi, autonomia e ricarica: l’arma segreta della Tiguan eHybrid
- Prezzi e allestimenti: premium nei contenuti… e nel costo
- Conclusioni: un’ibrida plug-in matura, per chi sa come sfruttarla
La terza serie della Volkswagen Tiguan, svelata nel 2023, rappresenta una delle evoluzioni più significative per il SUV medio del marchio di Wolfsburg. Dopo aver esordito con motorizzazioni mild hybrid e turbodiesel, la gamma si è completata con le varianti eHybrid, le più attese per il mercato europeo. A fronte di una crescita continua della domanda di SUV ibridi plug-in, soprattutto tra i clienti business e le flotte, la Tiguan si propone oggi in una veste decisamente più convincente rispetto al passato, sia per la capacità della batteria che per le prestazioni complessive. Noi abbiamo provato su strada la versione 1.5 TSI eHybrid 204 CV R-Line Plus DSG, una delle configurazioni più richieste, per capire se questa terza generazione riesce davvero a offrire un’esperienza di guida superiore e una reale efficienza nei consumi. Salgono però i prezzi, a partire da 42.000 euro.
Design ed esterni: la nuova identità stilistica di Volkswagen
A livello estetico, la nuova Tiguan riprende la filosofia del design Volkswagen degli ultimi anni, evolvendola verso forme più moderne e scolpite. Le proporzioni restano quelle di sempre – con una lunghezza di 4,54 metri, una larghezza di 1,84 m e un’altezza di 1,64 m – ma cambiano i dettagli: il frontale è più alto e imponente, con la calandra che si integra ai nuovi gruppi ottici Matrix LED, ora di serie sugli allestimenti top. Il profilo laterale resta pulito, mentre al posteriore debutta una nuova firma luminosa a tutta larghezza, in linea con gli ultimi modelli della gamma. La versione R-Line Plus, oggetto della nostra prova, enfatizza il carattere dinamico della Tiguan con paraurti sportivi, minigonne specifiche, cerchi in lega da 19 pollici e finiture in nero lucido. Una proposta che mira a soddisfare sia chi cerca eleganza, sia chi non vuole rinunciare a un tocco di sportività.

Interni e tecnologia: comfort, spazio e qualche compromesso ergonomico
Dentro l’abitacolo, la Tiguan conferma la qualità costruttiva da riferimento per la categoria. I materiali sono solidi, gli assemblaggi precisi e le superfici morbide sono collocate ovunque arrivino le mani, o nei punti di contatto. La plancia è dominata dallo schermo touch da ben 15 pollici (o 12,9” nelle versioni meno accessoriate), che gestisce infotainment, climatizzazione e funzioni di bordo. Un sistema rapido e personalizzabile, ma non privo di criticità: i comandi a sfioramento, sebbene reattivi, obbligano spesso a distogliere lo sguardo dalla strada. L’assenza di una consolle dedicata per gestire il clima non premia in quanto a praticità, ma i comandi a vista sullo schermo in parte compensano: è rapido e non presenta rallentamenti nemmeno alla prima accensione.
Ottima invece la strumentazione digitale, configurabile e completa di tutte le informazioni necessarie, compresi i dati sulla ricarica e sull’autonomia elettrica. Molto positivo il ritorno dei comandi fisici sul volante, dopo le tante critiche ricevute dalle precedenti versioni con comandi touch. Lo spazio a bordo resta abbondante: la Tiguan offre cinque posti reali, con un divano posteriore scorrevole in tre sezioni e sedili posteriori regolabili nello schienale. Il bagagliaio si riduce, come prevedibile per una plug-in hybrid, passando da 652 a 490 litri a causa del pacco batterie alloggiato sotto i sedili posteriori e del serbatoio spostato sotto il piano di carico. La soglia di carico è comunque bassa e il vano rimane regolare e ben sfruttabile.

Alla guida: equilibrio riuscito tra comfort e prestazioni
Il cuore del sistema eHybrid è il nuovo 1.5 TSI turbo benzina da 150 CV, che adotta il ciclo Miller e un turbo a geometria variabile per ottimizzare l’efficienza. Il motore termico lavora in sinergia con un motore elettrico da 115 CV integrato nel cambio DSG a doppia frizione e sei rapporti. La potenza combinata è di 204 CV, più che sufficiente per garantire uno 0-100 km/h in poco più di 8 secondi. Un dato che rispecchia una certa vivacità nell’erogazione, soprattutto garantita dall’unità elettrica e dalla coppia istantanea che è in grado di assicurare, anche a batteria scarica.

Il comportamento dinamico sorprende per la capacità di assorbire le asperità della strada, anche grazie agli ammortizzatori a controllo elettronico con DCC (Dynamic Chassis Control) montati di serie su questa versione. Il peso extra della batteria si avverte poco e la Tiguan si dimostra agile e prevedibile anche nei percorsi più movimentati. Lo sterzo ha una buona precisione e l’erogazione della potenza è sempre fluida, con il contributo immediato del motore elettrico che rende brillante la risposta in partenza e nelle riprese. Le principali differenze rispetto all’ibrido di passata generazione vertono proprio sul funzionamento a batteria scarica: ora si trasforma quasi in un sistema full-hybrid vero, che alterna elettrico e benzina ottimizzando i consumi e rendendo fluida l’erogazione.

In città, la guida in modalità elettrica è silenziosa e rilassante, mentre in autostrada il comfort acustico è da segmento premium: pochi o assenti i fruscii, mentre dalla strada non si avverte alcun disturbo. Il tutto senza penalizzare la sicurezza attiva, grazie alla completa dotazione di assistenti alla guida che aiutano soprattutto durante i lunghi viaggi: si possono disattivare rapidamente, senza perdersi nei molteplici menù del sistema multimediale.

Consumi, autonomia e ricarica: l’arma segreta della Tiguan eHybrid
Il vero punto di forza della Tiguan eHybrid è la sua autonomia in modalità elettrica. La nuova batteria da 19,7 kWh consente percorrenze effettive di oltre 100 km, valore che abbiamo raggiunto nel nostro test su un percorso misto urbano ed extraurbano. Un risultato eccellente per un SUV di questo segmento, che permette di coprire gran parte dei tragitti quotidiani senza mai accendere il motore termico. La ricarica può avvenire sia in corrente alternata fino a 11 kW (completando la carica in circa 2,5 ore), sia in corrente continua fino a 50 kW, consentendo di passare dal 10 all’80% in circa 25 minuti. Un’opzione che rende la Tiguan adatta anche a chi percorre lunghi tragitti, sempre che si abbia accesso a colonnine rapide. Di fatto, la si può considerare una mezza auto elettrica. Potendola ricaricare da casa, ci si dimentica in fretta del benzinaio. A batteria scarica, in modalità ibrida, abbiamo registrato consumi intorno ai 6,5-7,0 l/100 km (circa 15 km/l), molto buoni per una vettura di queste dimensioni e potenza, con picchi di 18 km al litro su strade extraurbane a velocità costante. In autostrada, i consumi si stabilizzano tra i 13 e i 14,5 km al litro.

Prezzi e allestimenti: premium nei contenuti… e nel costo
Il listino della Volkswagen Tiguan 1.5 TSI eHybrid 204 CV parte da 51.100 euro per la versione Life, mentre per la più accessoriata R-Line Plus - che include una dotazione praticamente full optional con cerchi da 19 pollici, fari Matrix LED, Digital Cockpit, infotainment da 15 pollici, sedili sportivi, climatizzatore trizona, tetto panoramico e pacchetto ADAS completo – si passa a 57.600 euro. La differenza di prezzo rispetto alla Tiguan mild hybrid da 150 CV è di circa 9.000 euro, un sovrapprezzo che si giustifica solo se si può sfruttare pienamente la ricarica elettrica domestica o aziendale. La versione più potente da 272 CV – che porta l’1.5 benzina a oltre 177 CV – è disopnibile a partire da 59.250 euro. Resta comunque uno dei SUV plug-in più completi del segmento per qualità costruttiva, tecnologia di bordo e comfort di marcia. Chi cerca una vettura capace di abbattere i costi di gestione quotidiani, senza rinunciare a prestazioni e versatilità, troverà nella Tiguan eHybrid 204 CV una proposta convincente. Tra le migliori in ottica flotte: se è nella vostra lista tra le possibili auto aziendali, vale la pena considerarla.

Conclusioni: un’ibrida plug-in matura, per chi sa come sfruttarla
La nuova Volkswagen Tiguan eHybrid segna un netto passo avanti rispetto alla generazione precedente, soprattutto in termini di efficienza e autonomia elettrica. Offre una guida brillante, comfort da riferimento e una dotazione al top della categoria. Resta un’auto che dà il meglio di sé se si può ricaricare frequentemente e se si sfrutta la mobilità a zero emissioni nel quotidiano.
Non costa poco, ma rappresenta un prodotto maturo e completo, adatto a chi cerca un SUV premium con vera
autonomia elettrica e consumi sotto controllo. Una scelta intelligente per chi vive in città o in aree soggette a restrizioni di traffico, senza rinunciare alla possibilità di affrontare lunghi viaggi nel massimo comfort.