
In un periodo storico dove la digitalizzazione e l'Intelligenza Artificiale stanno trasformando radicalmente il modo in cui i viaggiatori organizzano e gestiscono i propri spostamenti, Trainline si propone oggi ancora di più come collante tecnologico capace di unificare l'offerta dispersa e trasformare la complessità del mercato liberalizzato in concrete opportunità per i consumatori. Una ricerca condotta da Doxa - per conto della piattaforma indipendente leader in Europa nella prenotazione di treni e pullman - ha rappresentato il punto di partenza del primo Trainline Talk italiano "Smart travel: la nuova era del trasporto digitale". L'evento tenuto a Milano ha visto il confronto tra diversi protagonisti del settore, tra cui Paola De Filippo (CEO di Sabre), Leonardo Cesarini (CCO di Trenord), Mario Ferretti (Co-founder di Wayla) e Simone Lini (CEO di Navifare).
L'adozione delle piattaforme digitali è ormai largamente diffusa: non è un caso che l'86% degli italiani le utilizza per pianificare i propri spostamenti, in particolare i viaggiatori business all'estero (40%) e in Italia (36%). Tra i vantaggi che sono stati percepiti, il 51% ha dichiarato di avere risparmiato confrontando i prezzi, mentre il 29% ha potuto viaggiare più spesso grazie a offerte trovate online. Solo il 16% non ha riscontrato benefici tangibili. In ogni caso i fruitori italiani chiedono più efficienza e integrazione dalle app di prenotazione. La funzionalità più richiesta è il risparmio tramite la combinazione di biglietti (42%), seguita da informazioni sulle coincidenze multimodali (20%) e notifiche in tempo reale (17%). Un altro aspetto rilevante riguarda il desiderio di integrazione delle tratte regionali: l'84% degli italiani considera fondamentale avere accesso anche ai biglietti locali da un'unica piattaforma di acquisto. L'interesse è particolarmente forte tra i 45-64enni (39%) e i viaggiatori all'estero per motivi di lavoro (42%).
"La digitalizzazione è ormai parte integrante della mobilità e rende il treno una scelta sempre più comoda, sostenibile e intelligente. In Trainline, stiamo investendo in Intelligenza Artificiale per offrire un'esperienza sempre più personalizzata, precisa e proattiva - ha commentato Andrea Saviane, Country Manager di Trainline in Italia -. L'obiettivo è anticipare le esigenze dei viaggiatori, semplificando la pianificazione e aiutando ogni persona a scegliere la soluzione migliore, al momento giusto". Anche perché per sviluppare tutti questi nuovi sistemi ancora di più in via di definizione e di completamento sarà necessario avere contezza di tre tipi distinti di dati: "Quelli legati all'operatività", e quindi tutte le informazioni relative all'orario e alla destinazione dei rispettivi treni, "quelli personali dell'utente, senza sottovalutare il trattamento della privacy, e infine tutti gli elementi che aiutano a farci capire che cosa interessa veramente al cliente. Senza dimenticare i temi della sostenibilità ambientale e la collaborazione tra i vari ambiti".
Per gestire questa complessità crescente, Trainline ha lanciato in Gran Bretagna un agente AI, che sarà presto disponibile anche in Italia: "È il primo per il settore ferroviario", sottolinea Mike Hyde, Chief Technology Officer di Trainline. Ecco come funzionerà? "Quando hai comprato un biglietto, scorri verso il basso e in fondo appare 'Smart Assistant'. Quando lo apri, si apre una finestra di chat, che conosce il biglietto che hai comprato - spiega il CTO -. Non si tratta quindi di un chatbot generico, ma di un assistente personalizzato che può rispondere a domande specifiche sul proprio viaggio. Puoi chiedergli di cambiare biglietto, orario, un rimborso o anche orari ed eventuali ritardi in tempo reale. Prossimamente lo trasformeremo in un agente vocale".
Secondo il manager che ha un passato nell'It & Data di Facebook, Skype e Microsoft, ogni azienda tech deve ripensare le proprie opportunità di prodotto, il proprio modello di business: "Prima eravamo limitati dai pixel sullo schermo, ora puoi semplicemente parlare con la tua app: 'Vorrei prenotare una vacanza in 5 paesi, ho un cane, ho 3 bambini, voglio partire di domenica, voglio andare da qualche parte di caldo ma non troppo caldo'. Puoi sottoporre un problema complesso, che non è più vincolato a quattro pulsanti sullo schermo".
Il futuro del trasporto ferroviario europeo, quindi, sembra essere sempre più digitale, competitivo e centrato sulle esigenze del viaggiatore. E, sotto questo specifico punto di vista, l'Italia è prontissima più che mai a fare da apripista in questo lungo e storico processo di trasformazione complessiva.