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Stellantis, Tavares aspetta il via agli incentivi. Poi quelle dichiarazioni sulle fabbriche

Si è parlato di conti, tra l’altro positivi e premiati dalla Borsa, ma soprattutto di strategie e rapporti con il Governo italiano, alla luce delle forti tensioni delle ultime settimane

Stellantis, Tavares aspetta il via agli incentivi. Poi quelle dichiarazioni sulle fabbriche

Italia, Francia e Stati Uniti sono i tre pilastri del business di Stellantis e proprio per questa ragione l’ad Carlos Tavares, una volta resi pubblici i conti dell’esercizio 2023, ha voluto incontrare separatamente online alcuni giornalisti dei tre Paesi. Si è parlato di conti, tra l’altro positivi e premiati dalla Borsa, ma soprattutto di strategie e rapporti con il Governo italiano, alla luce delle forti tensioni delle ultime settimane.

Confermato l’obiettivo di 1 milione di vetture


Tavares, da parte sua, ha voluto fare chiarezza e rassicurare Governo, sindacati e lavoratori sull’impegno di Stellantis in Italia e i suoi impianti produttivi. "L’obiettivo che condividiamo con il Governo è di arrivare al milione di veicoli prodotti in Italia per il 2030 e se possiamo farlo prima, lo faremo. Vogliamo mantenere quasi il 10% di crescita e, quindi, raggiungere il milione di unità prefissato molto presto". Quindi, senza citarlo, la replica al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, impegnato a cercare un secondo produttore di veicoli per il Paese. "Attenzione - l’avvertimento di Tavares - pensate che invitare in Italia più costruttori cinesi possa aiutare a raggiungere l’obiettivo concordato con il Governo? Bisogna rifletterci".

L’ipotesi produzione di Leapmotor in Italia

Soluzione invece ipotizzabile, secondo l’ad, nel caso si guardasse alla cinese Leapmotor con cui Stellantis ha da poco avviato una partnership.
Il suo punto di vista: "Noi abbiamo fatto una mossa strategica, cioè di avere una partnership con Leapmotor e se dovessimo avere l'opportunità, perché ha senso economico, di produrre auto di questo costruttore in Italia, lo faremo. Stellantis può portare le vetture Leapmotor, realtà che controlliamo. Tutto dipende dall’occasione di business".

Il punto sulle fabbriche

Presente e soprattutto futuro delle fabbriche di Mirafiori e Pomigliano d’Arco l’altro tema caldo sul tavolo. Tavares ha subito messo le mani avanti, affermando che entrambi i siti hanno un futuro e che “per raggiungere il milione di auto prodotte in Italia abbiamo bisogno di tutti i nostri impianti; e questa è la ragione per cui siamo grati al Governo italiano di dare un incentivo ai consumatori per l’acquisto di veicoli elettrici”.
Pomigliano d’Arco e Mirafiori, però, procedono a due velocità: nel caso dello stabilimento campano c’è un livello di attività molto forte, tra Fiat Panda, Alfa Romeo Tonale e la versione destinata agli Stati Uniti. “Per questa ragione - ha spiegato il top manager - vogliamo fare più Panda in quanto possiamo venderne molto di più”. Per poi aggiungere: “E se ci saranno le condizioni giuste quando la Panda andrà fuori produzione nel 2026, verrà rimpiazzata da un altro prodotto”
A Mirafiori invece la situazione è differente. La 500 elettrica, infatti, ha risentito dell’assenza di incentivi non solo in Italia, ma anche in Germania dove il Governo li ha bloccati all’improvviso a causa della crisi economica, con il conseguente impatto sulle vendite. “Se si danno incentivi in Germania e Italia - la previsione di Tavares - ci sarà una forte attività; immediatamente i volumi a Mirafiori saranno più alti e non dovremo confrontarci con gli stop produttivi. Non appena avremo gli incentivi le cose andranno molto molto meglio”.

Nuovo leader globale

È seguito un bilancio del gruppo a tre anni dalla sua costituzione. Così Tavares: “I risultati record relativi al 2023, annunciati, sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024". L’azienda punta a raggiungere la leadership globale entro il 2027 con una gamma completamente rinnovata e ampliata, che include varianti a combustione interna, elettriche a batteria, a idrogeno con celle a combustibile a idrogeno e ad autonomia estesa.

Il premio alla forza lavoro

Stellantis ha quindi annunciato la distribuzione ai dipendenti nel mondo di un importo globale di 1,9 miliardi di euro, portando a 6 miliardi il totale dalla nascita del gruppo. Ai dipendenti in Italia verrà riconosciuto un premio di 2.112 euro, il 10% in più dei 1879 euro del 2022, “frutto positivo - dice Tavares - dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati firmatari”

Nel 2023 conti da record

Stellantis ha chiuso il 2023 con risultati record e “in linea con gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030’”. I ricavi netti sono cresciuti del 6% su base annua a 189,544 miliardi, l’utile netto è aumentato dell’11% a 18,625 miliardi, mentre l’utile operativo adjusted si è attestato a 24,343 miliardi, in rialzo dell’1%. Il free cash flow industriale netto è salito del 19% su base annua a 12,858 miliardi, mentre il flusso di cassa delle attività operative è cresciuto del 13% a 22,485 miliardi.


A questo punto, Stellantis propone di pagare un dividendo di 1,55 euro per azione ordinaria, con un aumento di circa il 16% rispetto all’anno precedente, con data di stacco 22 aprile 2024.

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