Diverticolite: cause, sintomi e cibi da evitare

Questo disturbo sta diventando sempre più frequente anche fra i giovani a causa delle cattive abitudini alimentari e dello stile di vita sregolato

Diverticolite: cause, sintomi e cibi da evitare
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La diverticolite è un disturbo gastrointestinale caratterizzato dall'infiammazione dei diverticoli, ovvero piccole sacche congenite o acquisite che si formano lungo le pareti del colon. L'incidenza del disturbo aumenta con l'avanzare dell'età e raggiunge un picco massimo nei soggetti con più di 80 anni.

Nonostante ciò si stima che le diagnosi negli under 30 siano destinate a crescere nel tempo a causa delle sempre più diffuse cattive abitudini alimentari e dello stile di vita sregolato. Scopriamo ora insieme quali sono le cause e i sintomi della diverticolite e in che modo è possibile curarla.

Le cause della diverticolite

Le cause della diverticolite non sono ancora note con esattezza. Tuttavia la scienza ha individuato alcuni fattori di rischio che predispongono alla comparsa della malattia. Tra questi figurano:

  • L'ipertensione arteriosa
  • Uno stato di immunosoppressione
  • I livelli bassi di vitamina D
  • Il sovrappeso e l'obesità
  • Una dieta povera di fibre
  • Il consumo esagerato di cibi speziati
  • L'abuso di alcol
  • La familiarità
  • Il fumo di sigaretta
  • L'eccessiva assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei.

I sintomi e le complicanze della diverticolite

Mal di pancia

Il sintomo classico della diverticolite è il dolore addominale localizzato al fianco sinistro. Inizialmente lieve, l'algia con il passare del tempo tende a diventare più intensa e a interessare tutto l'addome. Altre manifestazioni includono: vomito, nausea, diarrea o costipazione, disturbi vescicali, tachicardia, febbre con brividi.

Questa sintomatologia, sin dalla sua comparsa, non deve mai essere sottovalutata. La diverticolite, infatti, se non viene curata in maniera adeguata, può dar luogo ad una serie di complicanze anche gravi:

  • Occlusione intestinale: si verifica in seguito ad un'infiammazione cronica a carico del colon
  • Ascesso: è l'esito di una severa infezione del diverticolo. Si viene a creare una raccolta di pus che, se piccola, è trattata con terapia antibiotica. Diversamente è indispensabile un drenaggio chirurgico
  • Fistola: si tratta di una comunicazione anomala tra due organi che si forma in seguito ad una flogosi tra due parti dell'intestino, tra intestino e cute o tra intestino e vescica
  • Emorragia rettale: è la conseguenza della rottura di un piccolo vaso sanguigno presente all'interno di un diverticolo.

Curare la diverticolite

La terapia della diverticolite varia a seconda delle condizioni generali del paziente e dell'intensità dei sintomi. Il primo approccio consiste nella somministrazione di antibiotici e antispastici. A questa cura si associa una dieta liquida e/o semiliquida e il riposo a letto. Qualora trascorsi 2-3 giorni non vi siano stati miglioramenti, il ricovero diventa indispensabile, a maggior ragione se il paziente è anziano o affetto da altre patologie (diabete, malattie del sangue, insufficienza renale).

In ospedale vengono somministrati antibiotici per via endovenosa, antidolorifici e reidratazione con liquidi per via parenterale. Quando i farmaci non fanno effetto o in presenza di complicanze si ricorre alla chirurgia. L'intervento (colectomia o colectomia con colostomia) può essere programmato per gli individui con ricorrenti attacchi di diverticolite oppure in caso di fistole e di subocclusione.

Diverticolite e alimentazione

Patate

La migliore arma di prevenzione contro la diverticolite è la dieta. I pazienti ogni giorno devono consumare il giusto quantitativo di fibre (circa 35 grammi) poiché esse favoriscono la naturale motilità intestinale. Ma attenzione a non eccedere e a prediligere la frutta non contenente i semini. È altresì importante idratarsi adeguatamente e praticare attività fisica almeno tre volte alla settimana.

Durante la fase acuta la quantità di fibre deve essere ridotta. La corretta alimentazione può velocizzare i tempi di guarigione.

Sono dunque cibi consigliati: pasta, riso, semolino, pesce, carne tritata, pesce tritato, fette biscottate, prosciutto crudo, bresaola, zucchine, patate, carote, mele, banane, yogurt.

Sono al contrario sconsigliati: cioccolato, bevande gassate, alcol, alimenti fritti, grassi, piccanti e ad alto contenuto di lattosio.

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