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Giornata mondiale del cuore: come riconoscere i segnali di un infarto e l'importanza della prevenzione

La Giornata ha lo scopo di sensibilizzare il grande pubblico sui fattori di rischio legati alle malattie cardiovascolari e, quindi, promuoverne la prevenzione: abbiamo tutti la missione di garantire la salute del nostro cuore e possiamo farlo adottando semplici azioni e migliorando lo stile di vita

Giornata mondiale del cuore: come riconoscere i segnali di un infarto e fare prevenzione

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Giornata mondiale del cuore: come riconoscere i segni di un infarto e fare prevenzione

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Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo. Il numero di decessi attribuibili a malattie cardiovascolari è stimato a 17,7 milioni, ovvero il 31% della mortalità globale totale. Tra questi decessi, si stima che 7,4 milioni siano dovuti a malattia coronarica (infarto) e 6,7 milioni a ictus (dati del 2015).

In Italia sono responsabili del 35% di tutte le morti, superando i 230mila casi all'anno. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte per l'universo femminile: circa 127.000 donne muoiono ogni anno in Italia per malattie cardiovascolari. C'è stato un netto aumento del numero di infarti tra le giovani donne, legati ad uno stile di vita più sfavorevole ma anche a rischi specifici che possono insorgere, in particolare durante la gravidanza.

Prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolare

attività fisica

È possibile prevenire la maggior parte delle malattie cardiovascolari agendo sui fattori di rischio comportamentali, ovvero le nostre abitudini di vita.

Ci sono alcune azioni concrete che è possibile mettere in atto e che permettono di rimuovere o riducerre i fattori di rischio cardiovascolare.

  • Smettere di fumare: un ex fumatore vedrà ridotto il rischio di infarto miocardico fin dai primi giorni e si avvicinerà a quello di un non fumatore dopo 5 anni che smette di fumare.
  • Praticare almeno 30 minuti di esercizio fisico al giorno. Riduce inoltre il rischio di morte o di nuova ospedalizzazione di circa il 30% nelle persone che hanno subito un infarto miocardico.
  • Agire sulla dieta. Mangiare cibi vari ed equilibrati, limitando i cibi ultraprocessati ricchi di sale, grassi e zuccheri.
  • Limitare il consumo di alcol ad un massimo di 2 bicchieri al giorno e non tutti i giorni (massimo 10 bicchieri a settimana).
  • Lottare contro sovrappeso e obesità.
  • Limitare lo stress e adottare uno stile di vita sano.

L'obiettivo degli operatori sanitari è di valutare il rischio e ridurre fattori clinici come:

  • Pressione alta: se > 140/90 mmHg consultare un medico.
  • Diabete di tipo 2.
  • Ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia.

Le persone affette da malattie cardiovascolari o ad alto rischio di malattie cardiovascolari necessitano di una diagnosi precoce e quindi devono consultare il proprio medico per eseguire un monitoraggio adeguato e i successivi controlli.

L'importanza della prevenzione secondaria

Nelle persone che hanno già subito un evento cardiovascolare, come un infarto o un ictus, la prevenzione secondaria è fondamentale. Comprende il monitoraggio dei fattori di rischio, oltre al monitoraggio dei trattamenti prescritti, inclusi antipiastrinici, farmaci per abbassare il colesterolo e farmaci per diminuire la pressione sanguigna.

Nella Giornata del Cuore bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che è semplice prendersi cura dell'organo più importante del sistema cardiovascolare adottando uno stile di vita sano, controllando i fattori di rischio e, in caso di malattia esistente, seguendo le cure prescritte.

Riconoscere i segni di un infarto miocardico

infarto

L'infarto miocardico è un'emergenza vitale, significa che una o più arterie coronarie che ossigenano il cuore sono ostruite. Durante un infarto miocardico, la persona avverte improvvisamente dolore toracico (al petto) che appare a riposo o durante l'esercizio fisico. Il dolore si irradia dietro lo sterno e agisce come una morsa: intensa, a forma di barra, che “stringe” fortemente il torace e che può estendersi alle mascelle, al braccio sinistro (o entrambe le braccia) e alla schiena. Questo dolore dura, non si attenua né spontaneamente né con l'assunzione di trinitrina. Può essere accompagnato da pallore, disagio, sudorazione, mancanza di respiro, nausea, eruttazione, ansia, ecc.

A volte il dolore è molto atipico e la persona avverte un fastidio doloroso allo stomaco che sembra essere di origine digestiva, soprattutto se ha contemporaneamente nausea o vomito.

L'infarto può verificarsi anche senza dolore. Questo è spesso il caso delle donne, degli anziani e dei diabetici. Si manifesta quindi come disagio, improvvisa mancanza di respiro, stanchezza inspiegabile e sensazioni insolite al braccio sinistro. Questi sintomi spesso durano più di cinque minuti e non scompaiono con il riposo.

Consentire alle persone di vivere una vita più lunga, migliore e più sana, indipendentemente dalle loro condizioni o dal luogo in cui lavorano. Diventa questo il leitmotiv di questa Giornata Mondiale del Cuore.

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