Il 29 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell'ictus (World Stroke Day) per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di riconoscere prontamente i sintomi di questa patologia cerebrovascolare responsabile di 7,25 milioni di decessi l'anno a livello globale. L'accesso tempestivo a un trattamento specializzato è di fondamentale importanza al fine di evitare gravi conseguenze. Non a caso il colpo apoplettico è la quarta causa di disabilità in tutto il mondo.
L'ictus
L'ictus è una grave condizione che si verifica quando l'afflusso di sangue al cervello si riduce o si interrompe completamente. Viene così meno la giusta quantità di ossigeno e, di conseguenza, si verifica la morte del tessuto cerebrale coinvolto.
Dati alla mano, il 75% delle diagnosi interessa soggetti con più di 65 anni, in particolare uomini. Esistono due differenti tipologie di colpo apoplettico:
- Ischemico: è la forma maggiormente frequente ed è provocata dal restringimento o dalla totale occlusione di un vaso arterioso cerebrale ad opera di un embolo o di un trombo
- Emorragico: si tratta della forma più pericolosa ed è causata dalla rottura di un'arteria cerebrale. Spesso la perdita ematica, facendo pressione sul tessuto del cervello, dà luogo a danni irreversibili.
Le cause
L'ictus riconosce diversi fattori di rischio distinti in due categorie:
- Non modificabili: età avanzata, sesso maschile, l'appartenenza alla popolazione africana, asiatica e caraibica, la familiarità con alcune malattie e con il cosiddetto TIA, ovvero l'attacco ischemico transitorio
- Modificabili: ipertensione arteriosa, aterosclerosi, ipercolesterolemia, diabete, fumo di sigaretta, abuso di alcol, uso di droghe, sedentarietà, sovrappeso e obesità.
Attenzione, poi, al pisolino pomeridiano. Gli scienziati del Xiangya Hospital Central South University, con uno studio pubblicato su Hypertension, hanno infatti scoperto che la penichella è associata a maggiori probabilità di soffrire di colpo apoplettico e di pressione alta.
I sintomi e le conseguenze
Le manifestazioni dell'ictus compaiono rapidamente. Il paziente lamenta subito una strana perdita di forza o di sensibilità ad un arto. Altri sintomi che devono generare allarme sono i seguenti:
- Formicolio al viso
- Disartria, ovvero difficoltà nell'articolare in maniera corretta le parole
- Afasia, cioè difficoltà a comprendere il significato delle parole
- Diplopia, ossia visione doppia
- Atassia, ovvero mancanza di coordinazione
- Bocca storta
- Mal di testa.
Il riconoscimento precoce della sintomatologia fa la differenza tra la vita e la morte o una serie di conseguenze invalidanti. Tra queste ricordiamo la paralisi semi-totale o totale dei muscoli motori, il dolore cronico, l'incapacità di ragionamento. Ancora la perdita della memoria, i cambiamenti del comportamento, le problematiche del linguaggio e della deglutizione.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi dell'ictus deve essere repentina. Essa, oltre che sull'anamnesi e sull'esame obiettivo, si basa sull'esecuzione di test strumentali (ecografia carotidea, risonanza magnetica, TAC, angio TAC.
Recentemente gli scienziati del Brigham and Women's Hospital hanno sviluppato un nuovo test che combina biomarcatori basati sul sangue con un punteggio clinico al fine di identificare i soggetti colpiti da colpo apoplettico con elevata precisione. Lo studio è stato pubblicato su Stroke: Vascular and Interventional Neurology.
La scelta della cura più appropriata varia a seconda della tipologia del disturbo e della sede cerebrale coinvolta. Generalmente si opta per il trattamento farmacologico e per la chirurgia. Tra i farmaci più utilizzati figurano gli antitrombotici e gli anticoagulanti.
Le varie tipologie di intervento chirurgico hanno tutte una finalità in comune, ossia liberare i vasi sanguigni ostruiti. Nel caso di ictus emorragico l'operazione serve anche ad evacuare il sangue in eccesso.
L'importanza dello stile di vita
Il rischio di ictus può diminuire seguendo dieci regole fondamentali.
Lo hanno affermato i ricercatori della McMaster University (Canada) con uno studio pubblicato su Lancet. Il team, analizzando lo stile di vita di 27mila pazienti deceduti, è giunto alla conclusione che il colpo apoplettico si previene così:- Tenere sotto controllo l'ipertensione
- Praticare regolarmente attività fisica
- Tenere sotto controllo le aritmie cardiache
- Adottare una dieta sana ed equilibrata
- Mantenere il giusto peso corporeo
- Non bere troppi alcolici
- Tenere sotto controllo il diabete
- Prevenire la dislipidemia
- Gestire lo stress
- Non fumare.
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