La pelle può rivelarci come sta il nostro cuore. Ebbene sì, alcuni segni che compaiono sulla stessa talvolta possono essere la spia di malattie cardiovascolari più o meno gravi. Scopriamo insieme a quali manifestazioni dobbiamo prestare attenzione e quali di queste meritano un approfondimento specialistico.
La pelle
Dopo la muscolatura scheletrica, la pelle è l'organo più esteso del corpo. Essa è composta da tre strati. Quello più superficiale prende il nome di epidermide ed è composto per la maggior parte da cheratinociti. Lo strato intermedio è il derma e contiene terminazioni nervose, follicoli piliferi, ghiandole sebacee, vasi sanguigni e linfatici. Infine abbiamo l'ipoderma, ovvero tessuto connettivo e grasso che protegge gli organi sottostanti.
La pelle, che gode di due straordinarie proprietà ossia l'autoriparazione e l'estensibilità, assolve a numerose funzioni: partecipa al meccanismo della termoregolazione, impedisce la perdita di liquidi, sintetizza la vitamina D, riceve e trasmette gli stimoli sensoriali, difende da traumi, microrganismi, agenti chimici e radiazioni ultraviolette.
Le malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari, un gruppo di patologie a carico del cuore e dei vasi sanguigni, solo in Italia sono responsabili del 44% di tutti i decessi. In particolare la prima causa di morte nel nostro Paese, con una percentuale che si attesta al 28%, è la cardiopatia ischemica.
Anche se nella maggior parte dei casi tali disturbi interessano il sistema arterioso con ostruzione parziale o totale delle arterie da parte delle placche aterosclerotiche, rientrano nella categoria anche l'insufficienza cardiaca, le aritmie, le valvulopatie, i difetti congeniti del cuore.
Il legame tra la pelle e il cuore
Sebbene quasi sempre i segni cutanei siano di natura esclusivamente dermatologica, è sempre bene non sottovalutarli, a maggior ragione se si è soggetti con uno o più fattori di rischio di malattie cardiovascolari.
Talvolta, infatti, la pelle rivela lo stato di salute del cuore. In particolare il legame tra questi due organi si basa su tre fattori: la circolazione, l'ossigenazione e il metabolismo.
Il cuore pompa sangue ossigenato e ricco di nutrienti alle cellule corporee, incluse quelle della cute. Ecco dunque che, se è presente una qualsiasi anomalia di tale funzione, la pelle è uno dei primi organi a rivelarla con varie manifestazioni.
Segni a cui si deve prestare attenzione
Se sulla pelle compaiono le seguenti manifestazioni, non ci si deve subito allarmare e pensare al peggio.
Il passo più saggio da compiere è quello di effettuare una visita dermatologica. Sarà poi eventualmente lo specialista a richiedere un approfondimento prescrivendo esami specifici.- Edema alle estremità: questo segnale può essere la spia di un problema circolatorio. Infatti se il cuore fa fatica a pompare, il flusso rallenta e causa il gonfiore di piedi e caviglie;
- Cianosi: quando il sangue non è correttamente ossigenato determina il tipico colore bluastro di pelle e mucose;
- Dita a bacchetta di tamburo: le ultime falangi delle dita appaiono più larghe e arrotondate, mentre le relative unghie assumono un aspetto bombato. Anche in questo caso ci troviamo dinanzi a una possibile scarsa ossigenazione sanguigna;
- Piccole linee scure sotto le unghie: striature verticali rossastre o marroni, in assenza di traumi, possono essere piccoli coaguli di sangue associati ad un'endocardite;
- Noduli cerosi giallastri (xantomi): questi noduli morbidi che appaiono sotto la pelle di gomiti, glutei, ginocchia e tendini sono accumuli di grasso. Spesso indicano elevati livelli di colesterolo.
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