Riguardare le serie che ami fa bene (e la scienza spiega perché)

La psicologia può spiegare un fenomeno più o meno diffuso: il re-watching di film e serie tv. Ecco perché si sente il bisogno di farlo

Riguardare le serie che ami fa bene (e la scienza spiega perché)
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Molte persone rivedono un film o una serie tv già fruita in precedenza. Alcuni potrebbero pensare che chi lo fa sia spinto da bisogni personali o caratteriali. Ma in realtà la psicologia - sebbene non sia una scienza esatta - può chiarire le motivazioni dietro questo fenomeno, come si legge su PsychologyToday.

Ravvivare emozioni positive e attese

Un film o una serie tv già visti in precedenza si sa come vanno a finire. Spesso si è alla ricerca di un sollievo attraverso le emozioni positive e quindi si scelgono opere che già si conoscono ma in particolare devono essere commedie. Come per esempio i film natalizi con il loro lieto fine. Oppure quando si guarda un film come Yesterday di Danny Boyle solo per essere rassicurati che John Lennon sia ancora vivo.

Un corollario del fenomeno prende il nome dell’“effetto Mister Rogers”, dal telefilm statunitense Mister Rogers' Neighborhood. In ogni puntata, il protagonista ripercorreva una stessa routine, vestendosi e canticchiando: la routine offre stabilità, sicurezza e controllo allo spettatore.

Notare dettagli inediti

Ogni volta che si vedono scene già viste, può capitare di aggiungere nuovi dettagli. E se l’opera è piaciuta in particolare modo questo provoca nelle persone una profonda sorpresa, un apprezzamento inedito: è come se si interagisse con il film e la serie, che rivela allo spettatore alcuni suoi segreti. Un esempio di questo possono essere i film di David Lynch, molto misteriosi e ricchi di dettagli da scoprire.

Il godimento dell’arte

Il cinema è arte, la settima. Molte serie tv sono arte, perché pensate e studiate come un film. In tanti ritornerebbero a vedere lo stesso museo per ammirare dipinti e sculture: ciò che muove queste persone è la stessa logica che muove chi fa il rewatch di film e serie. Questo crea affezione, familiarità con l’opera. Accade in particolare con le opere che possiedono una fotografia di grande impatto.

Via al divertimento e al relax

Una nuova prima visione può essere molto impegnativa dal punto di vista cognitivo. Qualcosa di già noto richiede invece molti meno sforzi. In questo modo ci si può godere appieno l’esperienza, rilassandosi e divertendosi. Questo risponde a un bisogno evolutivo: gli esseri viventi cercano sempre un percorso che richieda il minor spreco di energie, come nelle università che segnano i percorsi per le aule con una cartellonista dedicata.

Le difficoltà di una scelta

Oggi l’offerta in termini di novità è davvero molto ampia. Tantissimi film al cinema che poi pochi mesi più tardi vanno sulle piattaforme streaming, dove peraltro vengono caricate in continuazione nuove serie: lo psicologo Barry Schwartz chiama il fenomeno “il paradosso della scelta”. Essere posti di fronte a una scelta difficile o complessa può generare ansia, insoddisfazione, frustrazione, mentre è molto più semplice rifare l’ennesimo rewatch di Friends o The Office per sentirsi davvero appagati.

Un potere fortemente evocativo

La sensazione di familiarità è fondamentale quando si riguarda un film o una serie, perché basta una musica o una luce per rievocare una determinata atmosfera. Viene chiamata dalla studiosa Elizabeth Margulisl’effetto Conjuring” (dall’omonima saga di film horror): se si sa come va a finire, è come se i personaggi rispondessero non alla regia ma allo spettatore stesso, comportando una notevole soddisfazione dei desideri. Anche se l’eccezione c’è: nessuno vorrebbe che i protagonisti del film del cuore affittino una casa nel bosco, guardino una videocassetta con una bambina fantasma oppure adottino una bambola assassina.

Sviluppare relazioni sociali

Essere fan di serie molto guardate e amate, da Stranger Things a Squid Game, passando per The Handmaid’s Tale oppure I Simpson, aiuta nello sviluppo di relazioni all’interno di una bolla sociale, dando la possibilità di avviare un dialogo sulle proprie passioni. Non solo: esistono anche delle relazioni parasociali.

Essere TeamDawson o TeamPacey in Dawson’s Creek, sperare che alla fine Mulder e Scully di X-Files riescano a venire a capo dei casi più misteriosi, capire se Laura Palmer sia davvero morta o sia ancora viva in Twin Peaks sono tutti elementi che alimentano un rapporto quasi personale tra spettatore e personaggio.

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