Tutti in campo, meno uno: Gabriele Albertini. Neanche in extremis il sindaco ha ceduto al corteggiamento del partito, il suo nome non compare tra i sessanta candidati di Forza Italia alle elezioni per il consiglio comunale. Unassenza che turba di meno gli azzurri, però, da quando il leader Silvio Berlusconi ha accettato di schierarsi come capolista. Al secondo posto una donna secondo posto, lassessore uscente ai Servizi sociali Tiziana Maiolo, seguita dal capogruppo cittadino di Fi Mnafredi Palmeri e dal presidente del consiglio comunale Vincenzo Giudice. Segue lelenco degli assessori che hanno deciso di ricandidarsi: Aldo Brandirali (Sport e Giovani), Giulio Gallera (Decentramento e Servizi funebri), Guido Manca (Sicurezza e periferie). La lista riserva i posti dallottava alla venticinquesima posizione, rigorosamente in ordine alfabetico, ai consiglieri che hanno occupato i banchi dellaula nellultimo mandato Albertini, da Gianfranco Baldassarre a Maddalena Di Mauro, da Carlo Masseroli a Alan Christian Rizzi, da Giovanni Terzi ad Armando Vagliati. Non si sono ricandidati solo Pietro Bassi, Livio Caputo, Stefano Carugo, Gianfranco Lucini e Paolo Bianco, questultimo però correrà nella lista civica di Letizia Moratti.
Dal ventiseiesimo al sessantesimo posto, sempre con la logica dellordine alfabetico, spazio a rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Dagli ex assessori provinciali Silvio Butti e Giuseppe Marzullo ai presidenti dei consigli di zona Alessandro Fede Pellone, Angelo Pessognelli e Filippo Totino. Si candidano un ex assessore al Traffico del Comune e segretario cittadino del Pri, Franco De Angelis, «escluso» dalla lista Moratti, il presidente dellAssociazione poliziotti italiani Carmine Abagnale, la presidentessa della Fondation Europe Liberté, Alessandra de Lassotovitch. Sui sessanta candidati, solo otto sono donne.
«La presenza di Albertini - ammette Manfredi Palmeri, che ha conquistato il terzo posto del podio - poteva costituire un ulteriore valore aggiunto a una lista assolutamente competitiva, visto che è guidata dal proprio leader nazionale». Il capogruppo di Fi sottolinea anche che «la fiducia confermata al gruppo consiliare uscente è lulteriore prova del consolidamento di un gruppo dirigente sul territorio».
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