Aumentano reati e arresti per droga, ma questa ormai non è più una novità, salgono sensibilmente le denunce per violenza sessuale, anche questo un fenomeno sotto gli occhi di tutti, mentre sono pressoché stazionari gli omicidi. Diminuiscono invece di un terzo le rapine. «Merito dei servizi di prevenzione sul territorio» spiega il colonnello Sergio Pascali, comandante provinciale dei carabineri che ieri ha illustrato i numeri dell’anno che sta chiudendo.
Gli stupefacenti dunque, anno dopo anno, si confermano vera piaga sociale e per questo uno dei principali settori d’intervento delle forze dell’ordine. Tanto che mentre complessivamente gli arresti del 2009 salgono del 4,4 per cento, quelli per droga crescono di quasi 16 punti: 1.133, contro i 978 del 2008, su un totale di 7.378, vale a dire un arresto ogni 6,5. L’aumento complessivo degli arresti, ha precisato il comandante dei carabinieri, è spiegabile anche con l’introduzione di norme più severe contro l’immigrazione clandestina. In particolare l’articolo 14, fa scattare le manette nei confronti del clandestino che non abbia obbedito entro cinque giorni all’invito del Questore a lasciare il territorio italiano.
Lievitano sensibilmente anche le violenze sessuali: dalle 208 dell’anno scorso alle 259 di quest’anno. Non sono tutti stupri, perché con il nuovo codice sono assorbiti nel reato anche gli atti di libidine e le molestie. «Ma comunque è un segno che c’è più consapevolezza da parte delle donne nel denunciare le aggressioni subite - spiega ancora Pascali -. Inoltre l’introduzione del reato di “stalking” ci ha consentito di indagare meglio all’interno della famiglia dove, come è ben noto, si consumano la maggior parte delle violenze».
Se rimangono stazionari furti e truffe, grazie alla vigilanza degli «obiettivi sensibili» negli orari «critici», le rapine passano in un anno da 2.721 a 1.
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