
Ha talmente tanti pregi l'Osteria La Grandissima, alla periferia Nord di Milano, dove NoLo non è più NoLo ed è quasi Crescenzago, che mi chiedo come possa averla scoperta solo ora, visto che ha aperto tipo tre anni fa (ma forse un pelo di più). Li elenco: 1) un nome che si fa ricordare e che finalmente non gioca su parole del dialetto milanese che creano aspettative poi regolarmente deluse; 2) uno staff giovane, entusiasta e competente, citiamo in sala Gianmaria e Rossella e la "sfoglina" Francesca; 3) un bel cortile esterno, quieto e ampio, che d'estate crea un'atmosfera magica (leggermente turbata solo dalle zanzare, ahinoi); 4) una cucina varia e interessante, profondamente italiana, che non gioca solo sulla stringa mondeghili/risotto/cotoletta, ma corre libera in spazi ampi; 5) una bella cantina ricca di referenze insolite e rare, ospitata peraltro in un casotto a parte che si trasforma, all'occorrenza, anche in privé per gruppi numerosi; 6) prezzi onesti, sotto la media milanese: un pasto completo antipasto+primo+secondo+dolce può costare sui 45 euro, ma chi lo fa più? Per cui aspettatevi di spendere 35 euro a persona (vino escluso, naturalmente).
Insomma, un posto da promuovere e consigliare. Io ho assaggiato un bignè ai fegatini molto gonfio (e costano appena 2,50 ero l'uno), dei Cappelletti al tovagliolo tipici della tradizione piemontese ripieni di mortadella e limone (brava Francesca!), i Maltagliati di grano saraceno con pesto di aglio orsino e nocciole (un piatto nato per caso, benedetto il caso), e una Porchetta fatta in casa morbida dentro e croccante fuori, come deve essere, accompagnata da patate al forno.
Per dolce una Panna cotta con salsa alle pesche. Tutto buono. Tutto alla Grandissima.Osteria alla Grandissima, via Ponte Nuovo, 25. Tel. 3425593532. Chiuso il lunedì, aperto a cena dal mrtedì al sabato, a pranzo sabato e domenica