Proprio mentre stavano cominciando i lavori per la realizzazione del tunnel che dovrà permettere il salvataggio dei 33 minatori rimasti bloccati a 700 metri di profondità nella minierà di San Josè, una scossa di terremoto ha colpito la regione. Il sisma, di intensità pari a 4,7 gradi Richter, è stato registrato nella regione cilena di Atacama, ed è stato distintamente avvertito nel settore dove si trovano intrappolati i minatori.
Secondo il Servizio sismologico cileno lepicentro è ubicato 28 km a sud di Chanaral, nella regione settentrionale di Atacama, a 45,4 km di profondità. Il terremoto, che non ha provocato vittime o danni, non ha interrotto i lavori di perforazione del tunnel in corso per riportare in superficie i minatori.
Ieri i proprietari della miniera cilena hanno chiesto scusa per lincidente durante unaudizione in Parlamento. Alejandro Bohn, co-leader del gruppo minerario San Esteban, ha detto alla commissione parlamentare che «la pena provocata da questa situazione imprevista e non voluta non significa che non dobbiamo chiedere scusa». Ai giornalisti ha detto che «questa è una situazione terribile, e noi speriamo che al più presto ci sia un lieto fine».
Bohn e Marcelo Kemeny hanno relazionato ai parlamentari sullincidente del 5 agosto e sulle rischiose operazioni di soccorso con lo scavo di un nuovo tunnel.
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