Cinema

Out of sight, quando il regista "rifiutò" Sandra Bullock

Ecco perché il regista non ha voluto che Sandra Bullock interpretasse la protagonista al fianco di George Clooney

Out of sight, quando il regista "rifiutò" Sandra Bullock

Out of sight è il film dal cast stellare che va in onda questa sera alle 21.10, su TwentySeven (canale 27). Si tratta del film che il regista Steven Soderbergh trasse dal romanzo Fuori dal gioco, scritto da Elmore Leonard. Grazie anche al cast, che include nomi come George Clooney e Jennifer Lopez, il film ottenne un grande successo: riuscì a incassare ben dodici milioni di dollari solo nel primo weekend di programmazione in sala.

Out of sight, la trama

Uscito in sala nel 1998, Out of sight racconta la storia di Jack Foley (George Clooney), un uomo di quarant'anni che si è specializzato nelle rapine in banca, senza però rinunciare ai suoi modi da gentiluomo d'altri tempi. Il suo scopo è quello di non usare mai la violenza e questo suo atteggiamento lo porta spesso a farsi beccare in flagranza di reato, perché privo di quella maligna furbizia che serve ai criminali per avere la megio sulla polizia. Quando viene condannato a trent'anni di prigione in Florida, Jack decide di organizzare la sua evasione insieme a Buddy (Ving Rhames). Ma quando tenta la fuga, Jack trova lo sceriffo Karen Sisco (Jennifer Lopez) che lo aspetta e comincia a sparargli contro. Per scappare, Jack si tuffa nel bagagliaio della macchina del suo amico, ma viene seguito da Karen. Tra i due, allora, emergerà una forte attrazione, che può essere un ostacolo. Karen è una poliziotta incorruttibile e Jack sta organizzando il colpo più ambizioso della sua carriera.

Il rifiuto di Sandra Bullock

Come si legge su IMDB, Out of sight è uno dei film che George Clooney ama di più tra quelli realizzati nella sua lunga e fruttuosa carriera. Il divo di Hollywood ha infatti spiegato che: "è stata la prima volta che ho letto per la prima volta una sceneggiatura e ho pensato subito 'Ecco qua'. Era davvero un ottimo film". Il motivo per cui a George Clooney era piaciuta tanto la sceneggiatura è da far risalire probabilmente alla sua passione per i film della sua infanzia, dove gli eroi erano sempre i rapinatori di banca con vestiti e dai modi impeccabili. Attori come Humphrey Bogart o Steve McQueen erano i suoi idoli, i personaggi che sognava di poter interpretare lui stesso: dei criminali, dei cattivi per cui però ci si trovava a tifare. "Quando ho letto la sceneggiatura," ha detto l'attore, "ho pensato che sì, questo tipo rapinava le banche, ma tu da spettatore vuoi davvero che lui scappi col malloppo". Si tratta di una tipologia di protagonista che l'attore avrebbe poi interpretato di nuovo nella saga di Ocean's Eleven, diretta sempre da Soderbergh, dove interpreta di nuovo un ladro affascinante per cui il pubblico fa il tifo.

L'entusiasmo di George Clooney è però forse inveramente proporzionale alla delusione che deve aver provato Sandra Bullock quando si è vista rifiutata dal regista. Sul sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, si legge che l'attrice era arrivata a un passo dall'essere scritturata per il ruolo di Karen Sisco, che poi sarebbe andato a Jennifer Lopez. Tuttavia il regista Steven Soderbergh era davvero contrario a questo casting. Secondo il sito, il regista ha spiegato: "Ho passato un po' di tempo con Clooney e Bullock e davvero tra di loro c'è una grande chimica. Ma quella chimica è per il film sbagliato. Questo è il film sbagliato. Sono sicuro che loro due potrebbero fare un film insieme, ma non un film tratto da un romanzo di Leonard".

Alla fine la previsione di Soderbergh si mostrò corretta: nel 2013 George Clooney e Sandra Bullock furono gli unici protagonisti del film Gravity, che vinse il premio Oscar per il miglior film e per il quale Sandra Bullock venne candidata come Miglior Attrice Protagonista, per poi essere sconfitta dalla Cate Blanchett di Blue Jasmine.

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