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Tasso fisso o variabile? Come scegliere il mutuo più conveniente

È fondamentale calcolare il Loan To Value, il rapporto tra l’importo del finanziamento concesso o richiesto e il valore del bene. Crédit Agricole e Bcc Milano sono tra le migliori offerte rispettivamente per tasso fisso e variabile

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I mutuatari con formula a tasso variabile sono sempre più in crisi a causa dei continui aumenti delle rate. La numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha confermato che anche a luglio il costo del denaro crescerà. L’inflazione “core” sarà determinante per le scelte dei prossimi mesi. Si tratta di un indicatore economico che non conteggia i prezzi più volatili di energetici e alimentari e nei processi di disinflazione è la tipologia più complessa da risolvere. È quindi molto importante saper scegliere il mutuo più adeguato.

L’importanza degli Euribor e l’inflazione

Gli Euribor, ovvero gli indicatori interbancari in grado di adeguarsi al al tasso sui depositi fissato dalla Bce, sono fondamentali in questo caso. Le banche usano il tasso per calcolare la rata del mutuo in formula variabile. La scadenza più lunga è quella dell’Euribor a 12 mesi oltre questo limite temporale subentrano gli indici Euris che, in questi ultimi mesi, sono saliti del 4,08%. C’è da considerare anche l’incremento dei prezzi. A marzo il tasso di inflazione sembrava aver raggiunto il massimo al 5,7% mentre a maggio è sceso al 5,3%. È necessario che l’inflazione “core”, di cui si è parlato in precedenza, diminuisca al più presto, altrimenti la Bce dovrà alzare i tassi per contrastare il fenomeno.

Le offerte più convenienti a tasso fisso

Consideriamo ora un mutuo standard di 140 mila euro per l’acquisto di un immobile del valore di 200 mila euro e la durata di 25 anni. Ipotizziamo inoltre che sia un impiegato quarantenne residente a Milano a dover acquistare l’immobile. Secondo Mutuionline.it, Crédit Agricole Italia è l’offerta migliore con un mutuo a tasso fisso del 3,55% e un IRS, o Euris, a venticinque anni dello 0,78%. La rata costerà 705 euro al mese. Seguono a pari condizioni Credem e Widiba con un tasso rispettivamente del 3,52% e 3,63% mentre l’IRS è dello 0,73% e 0,75%. Le rate saranno di 702 e 711 euro.

Le migliori proposte a tasso variabile

Mantenendo le stesse condizioni citate per il tasso fisso, possiamo analizzare anche le offerte a tasso variabile. In questo caso Bcc Milano offre il contratto con una rata media di 739 euro. Il tasso in questo caso è del 4% mentre l’Euribor a 3 mesi è dell’1,10%. Le offerte di Ing e Bper Banca hanno una rata media di 748 e 755 euro e il tasso è rispettivamente del 4,22% e 4,20%. In questo caso l’Euribor è dello 0,70% e dello 0,80%, sempre in ordine di citazione. Chiude Banca Sella con un tasso del 4,30% e un Euribor a tre mesi dello 0,90%. Complessivamente i mutuatari a tasso variabile hanno visto la loro rata salire da 500 euro dello scorso giugno 2022, questo prima che a luglio 2022 la Bce iniziasse ad alzare i tassi, a circa 800.

Il rialzo è del 60% ed entro fino anno potrebbe arrivare ad un aumento del 75%.

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