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Precompilata, dal 2024 prevista anche per le partite Iva

I titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e pensione potranno accedere alla dichiarazione facilitata

Precompilata, dal 2024 prevista anche per le partite Iva

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Precompilata, dal 2024 prevista anche per le partite Iva

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Novità per le partite Iva che dal 2024 potranno accedere alla dichiarazione precompilata. Il provvedimento sbarcato ieri, 23 ottobre 2023, in Consiglio dei Ministri, contiene alcune novità specifiche per il pagamento delle imposte, specialmente per i titolari di partita Iva. Ecco in cosa consistono le modifiche agli adempimenti fiscali in questione.

Precompilata per le partite Iva

A partire dal 2024 con periodo d’imposta 2023 ci saranno delle novità in merito alle informazioni che l’Agenzia delle Entrate avrà a disposizione. Si potrà utilizzare l’elaborazione della dichiarazione precompilata anche nei confronti di contribuenti e persone fisiche a patto che siano titolari di redditi differenti rispetto a quelli di lavoro dipendente e pensione. Vengono quindi inclusi i redditi di lavoro autonomo e d’impresa. I dati a disposizione, al fine di predisporre correttamente la dichiarazione dei redditi, possono essere le informazioni riguardanti i familiari, gli oneri detraibili oppure quelli deducibili, inclusi quelli sostenuti per i familiari a carico, e, infine, le certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta.

Modifica o conferma delle informazioni

In merito alla questione ci sarà anche la possibilità di presentare in via semplificata la dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. Nella bozza si legge: “L’Agenzia delle Entrate rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate direttamente dai contribuenti in un’apposita area riservata del sito internet della predetta Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato. I dati confermati o modificati vengono riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica”.

Il commento del governo

In merito alla questione il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha affermato: “Oggi abbiamo approvato due provvedimenti importanti, perché nel primo facciamo chiarimenti su quello che è lo statuto del contribuente, una normativa che è entrata in vigore 23 anni fa e quindi richiedeva un aggiornamento”. Inoltre Leo ha specificato che uno degli obiettivi del governo in questo frangente è quello di migliorare il rapporto tra fisco e contribuente, Leo ha proseguito: “Abbiamo interrotto i meccanismi di autotutela, vale a dire che quando l’amministrazione sbaglia allora deve rimuovere gli atti, fare in modo di correggerli, tutto a favore del contribuente. Poi abbiamo semplificato anche tutto ciò che è la prassi dell’amministrazione. Che significa le circolari, le interpretazioni dell’amministrazione”.

Il numero due dell’Economia ha poi concluso il suo intervento ritornando sulla necessità di snellire alcuni processi e ha affermato: “Tutto nella logica della semplificazione, della certezza e della razionalità del sistema tributario”.

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