Codici irregolari al concorso per magistrati: proteste, ore di ritardo e espulsi sei «furbi»

Sono 5.600 le persone arrivate a Fieramilano per la prima delle tre prove che assegnano 500 posti. Intorno alle ore 18, quando è stato consentito ai candidati che lo desideravano di lasciare il padiglione, sono stati decine gli aspiranti magistrati che hanno lasciato «l’aula» con un diavolo per capello. Esausti. Secondo la ricostruzione fatta da molti di loro, tutto sarebbe partito, poco dopo essersi sistemati nei padiglioni, dalla denuncia di qualche candidato, accortosi che altri avevano sul banco codici commentati, vietati dal regolamento e sfuggiti alle maglie dei controlli.
Da lì è nata la protesta, con decine di persone che si sono alzate in piedi, molti a urlare «vergogna» e un drappello che si è fermato a protestare davanti al tavolo della commissione. «Alcuni sono andati via - dice Laura Rodriquez, una candidata arrivata da Napoli - altri hanno chiesto che la prova fosse annullata ma ci hanno assicurato che tutti i codici sarebbero stati ricontrollati».
«Io ho parlato con gente che ha fatto il concorso anche tre volte - dice Francesco Cerotto, da Perugia - e mi hanno detto che una cosa così non l’avevano mai vista».
I numeri di codici irregolari, secondo le voci che si sono rincorse all’esterno del padiglione sono cresciute passando di bocca in bocca fino ad assumere dimensioni inverosimili ma nessuno, tra le decine di giovani interpellati, ne ha visto uno con i propri occhi. In effetti, conferma Alessandra Celentano, direttore dell’ufficio concorsi magistratura, «i casi sono stati solo tre o quattro, tutti regolarmente registrati nel verbale e sei persone sono state espulse, sia per questo sia per altri motivi».


La dirigente sminuisce tuttavia l’entità del fenomeno: «Si tratta di numeri fisiologici - dice -: nell’ultimo concorso gli espulsi erano stati 42 in tre giorni, purtroppo è normale che su 5.600 persone ci sia qualcuno che prova a far entrare materiale irregolare».

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