La Provincia fa lo scaricabarile. Ha proposto ad Atm di stipulare un accordo per modificare le tipologie e le tariffe di abbonamento sulle tratte extraurbane, prevedendo uno sconto complessivo fino al 25 per cento. Loperazione, che costerebbe a Palazzo Isimbardi tra i 3 e i 4 milioni di euro, prevede per gli utenti della cosiddetta «area piccola» (linsieme dei 33 Comuni di prima fascia dellhinterland) il passaggio dagli abbonamenti settimanali validi per sei giorni, due viaggi al giorno, (il più venduto) ad un mensile a prezzo scontato, valido sette giorni su sette e che costerebbe 35 euro (contro i 42 del settimanale). Per gli utenti delle altre aree della provincia invece la proposta prevede abbonamenti settimanali validi su treni e trasporti urbani scontati del 25 per cento. Lazienda dei trasporti milanesi deciderà nei prossimi giorni se sottoscrivere o no laccordo proposto dalla Provincia».
«Questa iniziativa intende dare un segnale politico alle altre istituzioni - ha spiegato l'assessore ai Trasporti Paolo Matteucci -, agendo anche sullarea urbana che sarebbe di competenza del Comune, che però ha recentemente stabilito aumenti delle tariffe che ricadono solo sugli utenti provenienti hinterland». Ma la replica da Palazzo Marino non si fa attendere. Proprio ieri, la giunta comunale ha deciso di non aumentare anche per questanno il costo del biglietto in città, ossia di non applicare per i servizi Atm la delibera con cui il Pirellone ha approvato ladeguamento delle tariffe dei mezzi pubblici. «Non era automatico - puntualizza lassessore alla Mobilità Edoardo Croci -, in assenza dellatto che abbiamo votato in giunta laumento sarebbe scattato automaticamente, invece copriremo il mancato rincaro con 3 milioni di euro. Del resto, proprio mentre decidiamo di applicare la pollution charge dobbiamo rendere più appetibile il trasporto pubblico, e aumentare il costo sarebbe stato un controsenso. Altri non hanno fatto la stessa scelta».
Croci ribadisce infatti che non è colpa del Comune se sulle tratte extraurbane da questanno viaggiare costa di più. «Le tariffe - ricostruisce Croci - sono regolate attraverso il meccanismo del Sitam, il sistema integrato dei trasporti dellarea milanese. Non spetta a noi impedire i rincari». Il non aumento dei biglietti in città, ricorda infatti il vicesindaco Riccardo De Corato, «era scritto nel programma elettorale del sindaco e lo abbiamo mantenuto.
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