"Caleranno gli assi". La certezza dell’avvocato di Stasi: cosa succede a settembre

Caso Garlasco, a ottobre è prevista la fine dell'incidente probatorio. Per Antonio De Rensis la procura potrebbe rivelare prima alcune informazioni

"Caleranno gli assi". La certezza dell’avvocato di Stasi: cosa succede a settembre
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È stata un'estate caldissima per il caso di Garlasco. Dopo 18 anni la procura ha deciso di riaprire il caso dell'omicidio di Chiara Poggi e nel registro degli indagati è stato iscritto Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della vittima. L'ipotesi di reato per lui è di omicidio in concorso, perché per lo stesso reato è stato già condannato Alberto Stasi, che sta finendo di scontare una pena di 16 anni. Il suo avvocato, Antonio De Rensis, ha già dichiarato che ci sarebbero gli estremi per chiedere la revisione del processo per il suo assistito con le nuove rilevanze delle indagini condotte dalla procura di Pavia guidata da Fabio Napoleone. Ma sarà necessario attendere la fine dell'incidente probatorio e i risultati delle indagini tradizionali per capire cosa abbia realmente in mano la procura per fra proseguire questo caso alla fase successiva.

Nel corso dell'ultima puntata di Filorosso andata in onda su Rai3, l'avvocato De Rensis si dice certo che i prossimi colpi di scena sul caso di Garlasco arriveranno già nelle prossime settimane: "La procura della Repubblica, Moscova e tutti quelli che stanno lavorando, tra settembre e ottobre inizieranno a calare degli assi", ha dichiarato l'avvocato De Rensis. "La BPA, almeno per quanto riguarda i RIS di Cagliari, sarà una certezza. Credo che non dobbiamo perdere il focus su questa indagine, che è un’indagine seria", ha aggiunto il legale di Alberto Stasi, che poi ha sottolineato che "quelle impronte palmari sul pigiamino della povera Chiara non dovevano essere cancellate e chi le ha cancellate ha commesso un errore. Tutti gli errori che vengono commessi in una scena del crimine sono del pubblico ministero e della polizia giudiziaria sul luogo. Se il medico ha ribaltato il pigiamino è perché qualcuno glielo ha consentito".

L'indagine su Garlasco è stata riaperta su istanza della procura di Pavia senza che vi fossero richieste da parte della difesa di Stasi. Questo avvalorerebbe l'ipotesi dell'avvocato De Rensis sulle "carte nascoste" della procura, elementi attualmente coperti dal segreto istruttorio. Gli investigatori sono su questo caso da due anni ma si è saputo solamente a marzo che l'indagine è stata riaperta, probabilmente perché gli inquirenti hanno voluto lavorare nel silenzio della stampa per garantirsi la massima serenità possibile.

Nelle prossime settimane si continueranno gli accertamenti di incidente probatorio sugli elementi acquisiti, come il capello nella spazzatura e le tracce di DNA, in attesa che il lavoro venga concluso e che si possano mettere dei punti fermi.

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