
I punti chiave
Dopo l’inizio delle nuove indagini sul delitto di Garlasco, si è tornati a parlare della famiglia Cappa, legata dal punto di vista famigliare ai Poggi. Lontano però dalle indagini in senso stretto - non ha mai difeso persone indagate o a processo, né lui o membri della sua famiglia sono stati mai indagati - è l’avvocato Ermanno Cappa, padre delle gemelle, cugine di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di Garlasco in cui abitava con i genitori e il fratello.
La famiglia
Ermanno Cappa è lo zio, per matrimonio, di Chiara Poggi. Il professionista ha infatti sposato Mariarosa Poggi, sorella di Giuseppe Poggi - quest’ultimo è il padre di Chiara. Le sue figlie sono appunto le gemelle Stefania e Chiara Cappa, una delle quali sarebbe stata vista da un sedicente testimone a Tromello, nell’atto di disfarsi di una borsa in un canale afferente la casa della nonna paterna (tuttavia non ci sono ancora riscontri tangibili su questa testimonianza, con l’eccezione del ritrovamento di una borsa con un martello, che non è quello scomparso dalla villetta dei Poggi e quindi non è la presunta arma del delitto). Tromello è il paese natale di Ermanno Cappa, nato in questa località nel 1950.
Ti interessa l'argomento?
La carriera
L’avvocato Cappa è il fondatore di un famoso studio legale di Milano: si è occupato sempre di diritto societario e bancario, ed è specializzato nell’antiriciclaggio, materia per cui è ritenuto un principe del Foro. Suoi sono infatti diversi studi scientifici sul tema.
Stando a un’intercettazione pubblicata su Giallo, Stefania Cappa avrebbe raccontato nel 2007 al fidanzato dell’epoca, Gregorio, che i Poggi si sarebbero avvalsi di un legale “vicino di casa loro […] allievo del padre” perché “fa parte di una strategia investigativa”.
Le intercettazioni
Di recente appunto il settimanale Giallo ha pubblicato diverse intercettazioni relative al 2007 in cui Ermanno Cappa avrebbe usato parole piuttosto dure per evitare che le figlie finissero nel tritacarne mediatico. Sono emerse frasi come “Vi stritolano, siete già su internet, fate ridere i polli” e “Vi stanno prendendo per il c… tutto il mondo”. Il legale avrebbe infatti cercato di tenere lontane le gemelle dalla tv, in particolare Stefania, che avrebbe espresso la volontà di leggere a favore di telecamere un comunicato.
Non solo: sempre del 2007, secondo Giallo, sarebbero delle intercettazioni che parlerebbero di “soddisfazioni” relative a presunte sanzioni o censure dell'Ordine dei Giornalisti verso una
testata e un singolo professionista, ovvero La Stampa di Torino e Vittorio Feltri, all’epoca direttore del quotidiano Libero, per la pubblicazione di alcuni materiali sulla vecchia indagine.