"Mi ossessioni". "Fondamentale la buonanotte". Le chat tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta

Le chat tra vittima e carnefice: Giulia Cecchettin scrive di aver paura di Filippo Turetta appena tre giorni prima dell’omicidio

"Mi ossessioni". "Fondamentale la buonanotte". Le chat tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
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Il 3 dicembre è attesa la sentenza per Filippo Turetta, imputato per omicidio: l’11 novembre 2023 ha ucciso la ex, Giulia Cecchettin, per poi risultare irreperibile per 6 giorni, essere fermato in Germania e infine tradotto in Italia, dove ha confessato. Ma c’è il nodo delle aggravanti: a Turetta sono contestate premeditazione, atti persecutori e crudeltà, tutti punti rimarcati nella requisitoria del pm Andrea Petroni e respinti dalla difesa dell’imputato.

Ma nella mole immensa di messaggi che Turetta avrebbe inviato alla vittima, emergono sempre più “nuove” chat che vanno in senso opposto alla difesa. Il collegio legale del 22enne ha rimarcato come Giulia Cecchettin non avrebbe avuto paura. Ma l’8 novembre la vittima ha scritto, come riporta il Corriere della Sera: “Pippo sei ossessionato signore! Sei uno psicopatico! Che cosa devo fare? Lasciarti dirmi quando fare che cosa e controllarmi? Io sinceramente non lo trovo corretto, ok? Quindi io mi sto comportando solo di conseguenza a come ti comporti tu. Se tu ti comporti di merda come uno psicopatico, io mi comporto di conseguenza allontanandoti, allontanandomi, Pippo. Perché mi stai cominciando a fare paura”.

Stando alle testimonianze e alle dichiarazioni delle persone vicine a Giulia Cecchettin, lei avrebbe voluto mettere fine anche alla relazione amicale - i due si erano lasciati il 31 luglio 2023 - ma si sentiva in colpa e temeva potesse compiere un gesto autolesionistico. Proprio il giorno della rottura Turetta scrive alla coetanea: “Mi hai tradito, ti farò pentire di tutto il male che mi stai facendo”.

Giulia in quel momento non sta frequentando nessun altro, ma cerca di staccarsi da Turetta, che sarebbe stato geloso perfino della madre (malata) di lei. E avrebbe rimarcato in più occasioni la necessità, da parte propria, di laurearsi nella stessa sessione - i due frequentavano la facoltà di ingegneria, ma l’imputato era indietro con gli esami. “Mettiti in testa str… che o ci laureiamo insieme o la vita è finita per entrambi... smettila di pensare alla tua inutile carriera”, le scrive il 31 luglio.

Il 7 novembre Turetta compila l’ormai notoria “lista dell’orrore” con il materiale che sarebbe servito per quell’ultimo appuntamento, e sul quale c’è braccio di ferro per accusa e difesa riguardo alla premeditazione. Il giorno dopo Giulia toglie le spunte a Whatsapp, per non far monitorare a Turetta quando fosse online, e decide di non dargli più la buonanotte ogni giorno. “Come faccio a mangiare, a dormire, ad andare avanti con una botta così completa in due giorni? Già la buonanotte è tantissimo”, sbotta lui giocandosi la carta emotiva.

Il giorno dell’omicidio Giulia mette in chiaro di non avere più sentimenti verso Turetta, che nei giorni precedenti si era lamentato che lei stesse sentendo un coetaneo da poco conosciuto: “Non è giusto, se hai un po’ di rispetto e amore nei miei confronti. Noi siamo ancora recenti, ci vogliamo bene, siamo due patatini... come puoi pensare di iniziare a frequentare un altro tipo, che persona ridicola che sei”.

Pare che Cecchettin, stando agli atti del processo, sarebbe stata molestata da Turetta attraverso la ricerca del contatto

fisico, oltre a chiederle di avere rapporti sessuali nonostante la rottura. Lapidario uno degli avvocati delle parti civili Stefano Tigani: "L’ha torturata emotivamente e uccisa”.

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