Spunta un "nuovo" Dna sulla mano destra di Chiara Poggi: cosa dicono le indagini

La traccia genetica non venne considerata interpretabile all'epoca delle prime indagini ma non è escluso che con i nuovi strumenti possa cambiare qualcosa

Spunta un "nuovo" Dna sulla mano destra di Chiara Poggi: cosa dicono le indagini
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L'inizio di settembre porta con sé anche novità sul caso di Garlasco. Dallo scorso marzo i fari dell'opinione pubblica si sono riaccesi sull'omicidio di Chiara Poggi a causa dell'iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Il caso ha già un condannato in via definitiva, Alberto Stasi, che sta finendo di scontare la sua pena ma la procura di Pavia e il suo procuratore capo, Fabio Napoleone, vogliono approfondire alcuni aspetti che non sono stati presi adeguatamente in considerazione nelle indagini del passato. Ed è proprio nel corso dell'attività di approfondimento che sono emersi "nuovi" elementi sul caso, come un profilo genetico attualmente ignoto presente sulla mano destra della vittima, la stessa sulla quale i consulenti della procura hanno individuato quello che potrebbe essere il Dna di Sempio, nel mignolo. Ma ci sarebbero anche altre tracce nella villetta di via Pascoli dove è stato compiuto il delitto.

Nello specifico, un profilo genetico è stato rinvenuto sul pollice di Chiara Poggi ma ancora non è chiaro se sia utilizzabile e, soprattutto, di chi sia. A darne notizia è "Il Tempo", che riferisce che la traccia è stata contrassegnata come "MDX1" ed è stata rilevata attraverso un tampone eseguito in passato sulla mano della vittima. Non è un elemento che emerge oggi, perché della sua esistenza si fa riferimento anche nei verbali dell'epoca ma nella relazione biodattilo prodotta dai Ris di Parma guidati all'epoca dal generale Luciano Garofano, oggi consulente di parte di Sempio, viene ritenuto non utile ai fini dell'indagine. La traccia divenne oggetto di indagine ma, come spiega Il Tempo, i tre elettroferogrammi eseguiti sul materiale "vengono giudicati non interpretabili a causa di un effetto ladder".

Ora, quei campioni non è noto se esistano ancora ma pare ci siano i tracciati, che potrebbero essere ripresi per nuove analisi che, non è da escludere, con le nuove tecnologie e la maggiore sensibilità degli strumenti, potranno essere interpretati. Non vi sono certezze sull'utilità però è importante sapere che esistono tracce genetiche sul pollice della vittima che non sono ancora state attribuite e nell'ambito di un'indagine completa arrivare all'identificazione può fare la differenza in un senso o nell'altro.

Altre tracce sono state trovate in tre punti diversi della casa sulla scena del crimine e pare siano di Dna femminile ma, anche in questo caso, non è chiaro se siano utilizzabili ai fini dell'indagine, perché all'epoca non è stato possibile identificarle.

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