
L’Afghanistan è immerso in un silenzio forzato. "Dopo giorni di interruzioni parziali in diverse province, ieri pomeriggio l’Emirato Islamico ha bloccato le comunicazioni a livello nazionale, tutte le reti sono inattive", ha fatto sapere Susanna Fioretti, Cofondatrice e vice presidente di Nove Caring Humans, "per decine di milioni di persone i contatti con il resto del mondo si sono interrotti bruscamente: non possono raggiungere i loro contatti tramite social, email o applicazioni di messaggistica e da molte linee fisse. Per NOVE Caring Humans questo black-out è un ostacolo gravissimo. Nelle zone colpite dal terremoto non riusciamo ad avere notizie di centinaia di famiglie che aiutiamo nelle zone colpite. Interrotti i contatti quotidiani con donne in pericolo inserite nei nostri progetti. Difficile, se non impossibile, comunicare con lo staff afghano di NOVE che opera in zone remote.
A questo si aggiungono i voli cancellati senza preavviso e l’assenza di certezze sulla durata del blackout. Un isolamento che spezza i legami umani più elementari e aggrava la crisi socioeconomica dell'Afghanistan. Stiamo lavorando per affrontare questa emergenza nell’emergenza"