"Durov è caso politico, regia americana dietro l'arresto". Le accuse di Mosca all'Occidente

Il portavoce Dimitry Peskov chiede con forza il rilascio del fondatore di Telegram, il cui fermo è stato prorogato di 24 ore. Secondo Mosca, Parigi sta montando un caso ad hoc per carpire informazioni a Pavel Durov

"Durov è caso politico, regia americana dietro l'arresto". Le accuse di Mosca all'Occidente
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L'arresto di Pavel Durov seguita ad agitare le acque dei rapporti tra Francia e la Federazione russa. Il caso del fondatore di Telegram "può essere considerato politico, se la Francia non fornisce prove serie della sua colpevolezza", tuona oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi all'arresto a Parigi di Durov, il cui il fermo è stato prorogato per massimo 48 ore, con l'accusa di "complicità in traffico di pedopornografia, droga e crimini informatici". Dopodiché, le autorità francesi dovranno rilasciarlo o incriminarlo.

Durov, rimarrà in custodia della polizia come parte di un'indagine sui reati informatici ipotizzati contro la sua piattaforma di messaggistica. Lo ha fatto sapere il procuratore di Parigi, dopo che ieri sera è stata decisa l'estensione della sua custodia. Le altre due persone che erano con lui sono state rilasciate dopo essere state interrogate. Lo scrive Le Figaro citando una fonte delle forze dell'ordine francesi. In precedenza, è stato riferito che la sua guardia del corpo e il suo assistente erano stati fermati all'aeroporto Le Bourget, fuori Parigi, insieme all'imprenditore. La ragazza che accompagnava-presumibilmente la sua compagna- è stata identificata come Yulia Vavilova: sui social si definisce "crypto coach", consulente e investitrice di criptovalute. La donna sembra sparita dopo il fermo dei tre.

Da Mosca, Peskov ha sottolineato che la Russia è pronta a fornire assistenza necessaria, sebbene il caso sia complicato alla luce della cittadinanza anche francese dell'arrestato. Le accuse, infatti, sono molto gravi e richiedono prove altrettanto serie. Altrimenti, a detta del Politburo russo, si tratta di un "tentativo di limitare la libertà di comunicazione e, si potrebbe dire, anche di intimidazione diretta". Parigi, tuttavia, si difende con il presidente Emmanuel Macron, che scende in campo a difendere la libertà di parola nella Republique, assicurando non si tratti affatto di un "caso politico".

Una posizione complessa, quella russa. Durov non è stato di certo connivente con il Cremlino in passato: è l'uomo che si era rifiutato di rimuovere da VKontakte, il Facebook russo da lui creato, le pagine degli oppositori politici di Vladimir Putin; è la stessa persona che rifiutò di passare alle autorità i dati dei manifestanti ucraini pro-europeisti di Euromaidan. O lo stesso imprenditore digitale che non bloccò la pagina VKontakte di Alexei Navalny, il maggiore oppositore di Putin, pubblicando le ordinanze che considerava illecite. La sua difesa a spada tratta da parte di Mosca è quantomai sospetta, in queste ore.

Il timore più grande, nelle stanze del potere russo, è che Durov possa essere spremuto come un limone, rivelando oscuri segreti sul nemico all'Occidente. Lo esclude il direttore dei servizi segreti russi, Sergey Naryshkin, che ritiene che il fondatore di Telegram Pavel Durov non rivelerà informazioni sensibili durante la sua detenzione in Francia. O almeno se lo augura: “Spero davvero che non permetterà il trasferimento di tali informazioni", ha affermato Naryshkin, rispondendo alla domanda se ci siano preoccupazioni in questo senso.

A completare il corredo di accuse da Mosca, la presunta regia americana dietro l'arresto. Questa la tesi urlata dal presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin: "Telegram è una delle poche e allo stesso tempo la più grande piattaforma Internet sulla quale gli Stati Uniti non hanno alcuna influenza.

Allo stesso tempo, opera in molti Paesi che sono di loro interesse", ha proseguito Volodin proprio sul suo canale Telegram, aggiungendo che per il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è importante prendere il controllo dell'app prima delle elezioni Usa.

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